La recensione più positiva
5,0 su 5 stelleUn libro che ti apre gli occhi
Recensito in Italia 🇮🇹 il 24 aprile 2022
Un libro non di facile lettura, ma comunque merita di essere letto per chi vuole farsi un'idea su come si sta trasformando la società attuale.
"Ogni essere umano che vive in una società tecnologicamente avanzata che ha accesso al web e ha un profilo su un social network è automaticamente un brand, cioè un marchio, un'attività, un progetto, che dunque va promosso perché rimanga in vita.
Se non sei online e non condividi ogni aspetto della tua esistenza, anche il più insignificante, non esisti, il tuo progetto muore e dunque muori anche tu.
È sempre più facile infatti sovrapporre la propria identità personale al proprio profilo pubblico, la persona al numero dei suoi follower ed è sempre più difficile ricordarsi che si tratta solo di un avatar, di un simulacro, di un imitazione.
Non è più l'avatar a dover somigliare la persona ma la persona a dover essere all'altezza del proprio Avatar.
E' l'identità reale a essere funzionale all'identità virtuale. È la vita a servire come narrazione utile alla meta-vita.
Quella in cui viviamo è una società in cui ciascuno è costretto ad avere un'immagine pubblica, inautentica, che è costretto a costruire e che potrebbe essere la sua salvezza o la sua rovina.
Basta poco per distruggerti o darti il successo: è sufficiente una sola performance.
La società della performance è una società che divora tutto, rende tutto commercializzabile cioè qualcosa attorno al quale è possibile creare un mercato, fare marketing, hype. E che soprattutto scardina il meccanismo centrale dello spettacolo ossia la presenza da una parte degli attori e dall'altra degli spettatori. Oggi non esiste più il diaframma che separava la platea dal palco: oggi esistono solo performer."