La recensione più positiva
5,0 su 5 stelleStupendo
Recensito in Italia 🇮🇹 il 8 dicembre 2022
“Ogni volta che la libertà, l’uguaglianza, la democrazia, i diritti civili vengono negati o messi in discussione, non significa che stia tornando il fascismo; significa che le idee che il fascismo sostenne e impose con la forza non sono morte”.
STUPENDO! Compratelo! Leggetelo! Diffondetelo! Ho letto questo libro tutto d’un fiato, non è stato facile lo ammetto: un sentimento di rabbia, dolore e soprattutto vergogna da Italiano per le storie narrate, non note, forse dimenticate, di tanti uomini e donne vittime della follia megalomane di un piccolo uomo.
Il fascismo è morto e sepolto, è morto il 25 Aprile 1945… ma ciò che deve continuare a vivere, è il sentimento di resistenza, per vigilare, oggi ed in futuro, per educare, per ONORARE tutti coloro che hanno perso la vita sotto la spregiudicata ideologia fascista e squadrista.
È impressionante, nel corso dei capitoli, leggere di tutti quei nomi che hanno sfiorato la narrazione, un po’ come hanno sfiorato la morte, per poi donarci l’Italia che abbiamo: da Sandro Pertini a Franca Valeri, da Rita Levi Montalcini ai grandi padri costituenti: uomini e donne, partigiani e non, di destra, di sinistra, anarchici, repubblicani, monarchici, UNITI in un unico sentimento antifascista.
È vero, molti, forse la maggior parte, degli esponenti fascisti non sono comparsi davanti alla giustizia e si sono trovati, per giunta, a capo di istituzioni o Movimenti sui cui, ancora oggi, una certa destra pone le proprie radici. (Si ricordi il film “Malena” di Giuseppe Tornatore)
L’anti-antifascismo forse è la vergogna più grande oggigiorno in Italia. E purtroppo è ovunque, radicato nei sentimenti di rabbia e frustrazione delle masse, sui cui il fascismo del ventennio ha trovato terreno fertile. Come è possibile rinnegare l’antifascismo, come è ancora possibile giustificare colui che ha tradito a tal punto il Popolo Italiano? Come è possibile che ci si scontri politicamente su un sentimento antifascista che deve essere patrimonio e valore fondante di qualsiasi partito politico, da destra a sinistra!
Rifletto (mi faccio una domanda e mi do una risposta): leggo, apprezzo, studio libri come questo, ne ho letti vari, ne ho ancora di più da leggere… ma io non devo essere convinto ne ho il potere o la capacità di divulgare. D’altra parte, chi fa il saluto romano, chi possiede busti di Mussolini, chi disprezza il migrante, ecc, può cambiare idea leggendo questo libro? Lo compra? Lo legge effettivamente con occhio critico? Non credo francamente.
Ma credo fermamente che la risposta a questo mio dubbio atavico sia nelle nuove generazioni, nelle menti dei giovani, non ancora insozzate da propaganda. In esse si può far germogliare il sentimento antifascista… ed è questo, per fortuna, ciò che un libro del genere, una siffatta onesta e curata analisi, può contribuire a diffondere… grazie Aldo Cazzullo.