La recensione più positiva
5,0 su 5 stelleEstinzioni da Premio Italia
Recensito in Italia 🇮🇹 il 24 marzo 2020
Partiamo con ordine e mettiamo qualche accento, virgola e soprammobile prima di iniziare.
Ho letto Il diario dell’estinzione a spezzoni, intervallandolo con letture obbligate ben più noiose: questo da un lato ha deteriorato la mia esperienza di lettura e allo stesso tempo ha reso oltremodo piacevole il ritorno nella vicenda narrata da Maico Morellini.
Con questa concentrazione altalenante, non sono riuscito ad affezionarmi ai personaggi (anche se Buckingham spacca!) e non può che essere un Mea Culpa da recitare all’autore e ai personaggi stessi.
Ma, in soldoni, ne vale la pena leggere questo libro? Ovviamente e a bocca chiusa.
Ora vi spiego perché.
La storia si svolge a fine ottocento negli anni immediatamente successivi alla dipartita del caro Charles Darwin (l’uomo che ha dato il maggior contributo alla nascita delle Darwin Awards, per questo portano il suo nome…) e ruota attorno, ma non troppo, alla tanto dibattuta teoria dell’evoluzione.
Il perno della storia rimane sì l’evoluzione, ma in una sua forma deviata, artificiosa. Costretta.
I nostri protagonisti principali sono due: Lefebvre e Buckingham, una delle meglio assortite “strane coppie” apparse su carta stampata; il primo veste i panni dell’investigatore di Scotland Jard, uomo d’intuizione ma anche d’istinto. Il braccio forte. Il secondo è un ex-massone, esoterista e collaboratore esterno per la polizia della City. La mente.
Ma c’è da dire, per dire tutta la verità, che queste divisioni canoniche non sono propriamente rispettate e spesso la mente sarà braccio forte e il contrario.
Se credete però di trovarvi davanti al classico poliziesco in stile “Età Vittoriana” vi sbagliate proprio.
Niente inseguimenti a bordo di carrozze per le strade di Londra.
Sparatorie? Qualche colpo viene sparato.
Morti? Ovviamente.
A tratti, leggendo alcuni capitoli, mi è parso di ritrovarmi in una puntata di X-Files “decronolizzata” (lo so che non esiste come parola, ma sentite come suona bene…) dove ragionamento e intuizioni vanno a braccetto con metodi di indagini non convenzionali.
Spesso vedremo il nostro amichevole esoterista di quartiere lanciarsi in sedute d’ipnosi e utilizzarla meglio di qualunque arma.
In effetti le vere armi, in questo libro, sono le arti occulte che noi uomini moderni abbiamo da tempo relegato in soffitta come giochetti da maghi da strapazzo.
Il ritmo si alterna perfettamente tra momenti di tensioni e di rilascio, mantenendo il lettore su un livello costante di “fattore adrenalina” e il buon Maico sa fare il suo mestiere snocciolandoci agevolmente nozioni e contestualizzazioni storiche necessarie per la buona immersione nella lettura. La scrittura è oltremodo piacevole, ben calata nell’ambientazione senza essere troppo esigente o pedante.
Le congratulazioni vanno anche a Vincenzo Pratticò per l’illustrazione in copertina, dove un bel culetto (con tutta probabilità quello di Morellini stesso) svetta nella più siberiane delle Londre.
Scherzi a parte, è davvero uno splendido esempio di quelle che saranno le atmosfere del libro.
Watson Edizioni ha fatto un bel colpo pubblicando un libro del genere scritto da un autore già noto e premiato, infatti Il diario dell’estinzione ha vinto il Premio Italia 2019 come “miglior romanzo fantasy di autore italiano”.
Questo la dice lunga sulla qualità.
Avrei potuto convincervi subito alla lettura con questa info, ma avrei giocato scorrettamente le mie carte anche se so che avrei vinto facilmente perché il mazzo è truccato e l’ho preparato io.
C’è un pubblico particolare che meglio si adatta a quest’opera? Ovviamente gli amanti del fantasy non-medievale-convenzionato e anche gli amanti delle atmosfere Vittoriane non si possono tirare indietro. Thriller e polizieschi, ma in realtà consiglierei a tutte le buone forchette di addentare questa portata. Non c’è da pentirsene.
Vorrei inaugurare un nuovo metodo di valutazione su base 10 flessibile che si adatti perfettamente a ogni titolo, film, canzone, tazza di porcellana io recensisca. Parto da oggi.
Il diario dell’estinzione si merita:
Nove beagle scodinzolanti su dieci ergo straconsigliato!