La recensione più positiva
5,0 su 5 stelleValido strutturalmente⛏, offre prestazioni soddisfacenti⚡. Buono il rapporto qualità-prezzo💰
Recensito in Italia 🇮🇹 il 3 gennaio 2023
1️⃣ IL PACKAGING🎁 e L’ETICHETTATURA⚠
Questo hard disk esterno portatile da 2,5", modello “Canvio Basics”, è contrassegnato dal marchio “TOSHIBA”, che identifica una nota multinazionale nipponica, operante in numerosi settori merceologici (elettronica, elettrotecnica, elettrodomestici, informatica, telefonia, reattori nucleari, armi, ecc.). La versione da me acquistata è quella contraddistinta dal codice “HDTB420EK3AA”, ovvero il penultimo modello (uscito nel 2020 e sostituito da quello commercializzato a partire dal 2022, che differisce solo leggermente nell’aspetto) con capacità da 2 TB.
Arriva tra le nostre mani in una scatola di cartoncino, munita di gancio polimerico per l’esposizione; è sigillato in una busta di polietilene a bassa densità e opportunamente stabilizzato per mezzo di una compartimentazione cartonata. Questo tipo di packaging garantisce un’efficace schermatura avverso i vari agenti esterni, che possono intervenire in fase di stoccaggio e di trasporto, comprese polvere, umidità e muffa, delle quali, in effetti, non ho trovato traccia nel rimuovere l’imballaggio. Denota, inoltre, da parte del produttore, una marcata attenzione alla sostenibilità ambientale, consistente, nel caso specifico, nell’evitare le componenti inutili della confezione, privilegiando solo materiali riutilizzabili e/o riciclabili.
Accompagnano la periferica in parola:
● un cavo di collegamento amovibile, che, oltre a permettere il trasferimento dei dati, fornisce l’alimentazione necessaria per il funzionamento dell’unità di memoria, la quale rientra, quindi, nel novero delle c.d. “autoalimentate”. È lungo circa 45 cm e reca ad entrambe le estremità un connettore maschio USB, che, però, da un lato, è di tipo “A” e va collegato al dispositivo host; dall’altro, è di tipo “micro-B” e va inserito sul lato destro dell’hard disk. Giova precisare che tale cavo, analogamente alla porta USB tipo “Micro-B” dell’hard disk, è conforme allo standard “USB 3.2 Gen 1”, il quale, noto anche come “USB 3.2 Gen 1x1” (in origine denominato “USB 3.0” e successivamente “USB 3.1 Gen 1”), supporta una velocità di trasferimento teorica di 5 Gbps;
● una guida rapida per l’utilizzo, contenente anche le istruzioni per la sicurezza e quelle afferenti all’assistenza in caso di malfunzionamenti. Il “manuale d’uso” e il “manuale di istruzioni per la sicurezza e il comfort” sono, invece, disponibili solo in formato digitale; li troviamo sullo stesso HDD e sul sito web del fabbricante. Tutta questa documentazione, che è tradotta (anche) in italiano, risulta chiara ed esauriente, grazie pure alla presenza di alcune raffigurazioni esplicative.
Intelligibile ed esaustiva si rivela pure l’etichettatura, la quale, oltre all’immancabile “Made in China”, include una serie di simboli, che, correttamente, sono impressi, oltre che sull’imballaggio, anche sul dispositivo. L’economia della presente trattazione non mi consente di passarli tutti in rassegna. Mi limito a rilevare la presenza de:
― la marcatura “CE”, che, come sappiamo, garantisce al consumatore la conformità a tutte le normative, vigenti all’interno della Comunità Europea, che disciplinano la produzione e l’immissione sul mercato dell’oggetto (compresa la direttiva europea “RoHS”, che impone restrizioni sull’uso di determinate sostanze pericolose, come piombo, mercurio, cadmio, cromo esavalente, ecc.). Ricordo a me stesso che, giusta l’art. 10 della Direttiva 2006/95/CE, concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative al materiale elettrico, su questo genere di merce la marcatura “CE”, non solo dev’essere visibile, facilmente leggibile e indelebile, ma deve necessariamente essere apposta sul prodotto e non solo sull’imballaggio, a meno che la prima soluzione non sia praticabile;
― i loghi asseveranti l’osservanza dei limiti fissati dalle autorità di settore di vari Paesi (tra cui, Australia, Corea del Sud, Giappone, Marocco, Stati Uniti, Taiwan e Ucraina) in merito all’interferenza elettromagnetica. Tali simboli, in sostanza, certificano la compatibilità elettromagnetica dell’apparecchio (la c.d. “EMC”), sia sotto l’aspetto attivo che passivo (nel senso che esso produce interferenze che non incidono sul funzionamento di altri dispositivi e, al tempo stesso, è “immune” a quelle tollerabili, generate dagli altri apparecchi). Per intenderci, equivalgono, a livello europeo, al rispetto delle norme “EN 55032:2015” ed “EN 55024:2010+A1:2015”, che è sotteso alla marcatura “CE”;
― l’emblema di conformità “EAC” (che sta per “EurAsian Conformity”), indispensabile per la commercializzazione di un prodotto nei Paesi aderenti all’Unione Economica Eurasiatica (la c.d. “UEE”, che comprende Russia, Bielorussia, Kazakistan, Armenia e Kirghizistan), la quale attesta il rispetto di tutti i requisiti di sicurezza, per la tutela della persona e dell’ambiente, previsti dai Regolamenti Tecnici della predetta alleanza economica. In sostanza, è l’omologo della marcatura “CE”, così come lo è, quello “UKCA” (ossia, “UK Conformity Assessed”), anch’esso presente, il quale, introdotto dopo la “Brexit”, assevera il rispetto dell’ordinamento britannico;
― il simbolo “China RoHS II”, con la specificazione che il periodo di protezione ambientale (il c.d. “EFUP”) è di 10 anni, arco di tempo durante il quale, in fase di normale utilizzo del prodotto, non potranno avvenire perdite o mutazioni delle sostanze pericolose contenute, in grado di causare un grave inquinamento ambientale oppure un serio danno all’utente o alle merci;
― il marchio della validazione rilasciata dagli “Underwriters Laboratories Inc.” (“UL”), una rinomata organizzazione indipendente americana, leader globale di test e certificazioni di sicurezza, la quale accerta il rispetto delle specifiche normative canadesi e statunitensi, valutando, in generale, i potenziali rischi di incendio, shock elettrico e pericolo meccanico, che possono scaturire dall’uso del prodotto;
― il pittogramma del contenitore di spazzatura su ruote, barrato da una croce (con la sottostante barra piena orizzontale, che dal 2019, in realtà, non è più necessaria), il quale, in ossequio alla “Direttiva WEEE”, ovvero la Direttiva della Comunità Europea 2012/19/UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), ricorda l’obbligo di non gettare questo genere di rifiuti tra quelli ordinari, bensì in appositi contenitori o presso la piattaforma ecologica. Sempre in tema di sostenibilità ambientale, compare anche il nastro triangolare di Möbius♻, il quale indica la riciclabilità del prodotto o della sua confezione e/o la loro realizzazione con materiali riciclati.
Il consumatore trova, inoltre, tutte le altre notizie di cui ha bisogno nella pagina Amazon, i cui contenuti testuali e fotografici descrivono l’articolo in maniera talmente puntuale ed organica, che sembra di averlo tra le mani. Data la piena rispondenza, sia dal punto di vista strutturale che funzionale, dell’esemplare ricevuto a tale illustrazione, evito di fornirne una descrizione eccessivamente dettagliata, in quanto avrebbe buone possibilità di risultare ridondante e soporifera. Reputo più proficuo soffermarmi su alcuni dei suoi tratti essenziali, riportando, per lo più, le impressioni registrate sinora, nella speranza che possano servire a far comprendere al potenziale acquirente se esso risponda o meno alle sue esigenze.
2️⃣ LE QUALITÀ STRUTTURALI⛏ e LE DOTI TECNICHE💽
Ad una prima occhiata l’HDD, che ha una forma rettangolare, risulta piuttosto compatto; nello specifico, misura 109 x 78 x 14 mm e pesa circa 146 g, che, tra l’altro, sono ben distribuiti (e diventano 163 g col cavo). Questa compattezza ne agevola la maneggevolezza, che è favorita pure dal valido grip assicurato dallo strato superficiale ruvido, il quale assicura un’ottima presa a prova di mani sudate e garantisce, inoltre, una fermezza sul piano d’appoggio senza graffiarlo, nonostante l’assenza di piedini di gomma nella zona inferiore. L’esiguità dimensionale e ponderale rende il dispositivo anche facilmente trasportabile, permettendone, grazie pure agli angoli arrotondati e al cavo amovibile, l’inserimento in piccole tasche o slot; inoltre, consente di collocarlo ovunque; merito anche del cavo di collegamento sufficientemente lungo.
Da un’osservazione più attenta della periferica emerge una certa acribia manifatturiera, palesata prima di tutto, dalla totale assenza di difetti lampanti; ad occhio nudo, infatti, non si rilevano bave, bolle, graffi, opacità, sbaffi di colore o altre evidenti imperfezioni; l’assemblaggio dei vari componenti risulta, inoltre, inappuntabile, come dimostrano la perfetta sigillatura e l’assenza di giochi, scricchiolî e traballamenti. Prendendola in mano, si avverte una certa solidità costruttiva; è, infatti, realizzata in robusto ABS nero, connotato da una gradevole finitura opaca, che maschera molto bene le ditate. Nel corso dell’utilizzo, questa plastica ha dimostrato di resistere abbastanza bene agli urti, ai graffi, alle cadute e alla corrosione. Ha rivelato, inoltre, un efficace isolamento termico, ratificato dall’insensibilità alla temperatura ambientale, e una buona dissipazione del calore, testimoniata dall’assenza di episodi di surriscaldamento, anche in caso di utilizzo prolungato, nonostante la mancanza di feritoie di ventilazione. Qualità, queste, che limitano l’invecchiamento dell’unità di memoria, la quale, in tal modo, vede allungarsi sensibilmente la propria vita tecnica. Buona è risultata essere anche la capacità di assorbimento acustico dell’enclosure, visto che, a dispetto della presenza interna di un disco meccanico, il dispositivo è piuttosto silenzioso; merito anche del fatto che la sua efficienza non è condizionata all’impiego di una ventola.
Una manifattura alquanto certosina è riscontrabile anche riguardo al cavo fornito, il quale è ricoperto da una guaina gommata nera, piuttosto spessa, che risulta abbastanza flessibile e non crea attrito nemmeno sui tappetini in microfibra. Tale rivestimento gode, inoltre, di una pregevole resistenza alla consunzione, favorita anche dalla presenza ad entrambe le estremità di un solido “passacavo”, il quale previene l’aggrovigliamento e l’eccessiva piegatura, limitando in maniera significativa il logorio. Entrambi i connettori maschi che equipaggiano questo cavo, come del resto quello femmina, integrato nel case dell’HDD, sono accuratamente realizzati in alluminio di buona qualità e i loro pin placcati risultano ben allineati. Ciò spiega come mai non ho avuto alcun problema di collegamento meccanico; da ambi i lati, l’inserimento e l’estrazione sono stati sempre fluidi e il bloccaggio apprezzabile; questo anche perché i generosi e lievemente ruvidi manicotti, di cui sono dotati i connettori maschi in commento, assicurano una salda presa a prova di mani sudate.
La periferica, che è preformattata in “NTFS”, è stata immediatamente riconosciuta sia dal sistema operativo “Windows 10”, installato sul mio pc, sia dalle varie versioni di Android (11, 12 e 13) dei device portatili (smartphone e tablet) della mia famiglia (ai quali naturalmente l’ho collegata servendomi di un adattatore). Non ho riscontrato alcuna anomalia di funzionamento: appena l’ho connessa al dispositivo host, l’avvio è stato immediato ed è stato segnalato dall’accensione dell’indicatore di stato, ubicato nella zona superiore destra, il quale, benché minuscolo, emette una vivida luce blu, ben percettibile da qualsivoglia angolazione, a prescindere dal grado d’illuminazione ambientale. Trattandosi di un dispositivo “plug and play”, non sono stati necessari lo scaricamento e l’installazione di un apposito software, poiché il sistema operativo ha automaticamente installato il necessario driver “built-in”. Ho, tra l’altro, avuto modo di notare che, dopo alcuni minuti di inutilizzo, l’HDD entra in modalità stand by.
La reale capacità dell’unità di memoria si è rivelata essere di 1,81 TB; ho appurato che, anche laddove si sfrutti la gran parte di questa “capienza”, il dispositivo funziona regolarmente con un calo prestazionale pressoché impercettibile. Durante le numerose prove di lettura e scrittura che ho eseguito con file di diversa estensione (documenti, immagini, audio e video) e grandezza, le velocità di trasferimento sono state soddisfacenti e non ho mai riscontrato fenomeni di surriscaldamento degni di nota. Tali dati empirici positivi sono stati confortati dai risultati ottenuti da alcuni test effettuati con i software “Crystal Disk Info”, versione “8.17.13” e “Crystal Disk Mark”, versione “8.0.4c”. Quest’ultimo tool, in particolare, ha palesato la raggiungibilità di velocità di lettura e scrittura, che si attestano entrambe tra i 140 e i 150 MB/s, risultando anche piuttosto stabili.
3️⃣ LE CONSIDERAZIONI FINALI.🤔👨🏽💻
Il limitato periodo di utilizzo mi impedisce di formulare una valutazione attendibile riguardo alla durevolezza di questa periferica. Posso spingermi ad un giudizio prognostico, che, sulla scorta dell’elevato standard qualitativo dell’esemplare testato, non può che essere positivo. Come diceva Lorenzo il Magnifico, però, “del doman non v’è certezza”; sarà, in effetti, la diagnosi di lungo periodo a decretare la permanenza o meno di tutte quelle proprietà che ho celebrato nel corso di questa recensione.
Da persona priva di specifiche conoscenze in campo merceologico, ritengo che l’esemplare esaminato sia realizzato con materiali di buona qualità e tecnologicamente evoluti. Lo giudico soddisfacente sotto il profilo della funzionalità e della versatilità, le quali sono entrambe frutto, principalmente, di soluzioni progettuali indovinate, che hanno l’ulteriore pregio di essere utilizzabili anche da chi è inesperto. Reputo, inoltre, il dispositivo in parola appaghi pienamente il gusto estetico, grazie alla sua lampante ricercatezza e raffinatezza, testimoniate, prima di ogni cosa, dall’apprezzabile accuratezza della fattura e delle rifiniture.
Diretta conseguenza delle argomentazioni testé dedotte è la congruità dell’attuale prezzo di 56,99 euro; un importo che, sulla scòrta di un’accurata valutazione comparativa, si rivela anche piuttosto concorrenziale, soprattutto se si tiene conto dell’affidabilità e della rete di assistenza legate al marchio che lo identifica.