La recensione più positiva
4,0 su 5 stelleUn thriller psicologico da brividi
Recensito in Italia il 20 marzo 2019
Jamie e Kirsty sono al settimo cielo, hanno appena acquistato la casa dei loro sogni e le cose non potrebbero andare meglio per loro, persino i nuovi vicini sembrano amichevoli e gentili. Ben presto, però, la loro felicità viene rovinata da una serie di dispetti, incidenti più o meno gravi e molestie perpetrate proprio dagli inquilini del seminterrato, Lucy e Chris Newton, che senza un motivo apparente iniziano a tormentare i due ragazzi, ma cosa fare quando tutti, persino i tuoi migliori amici, si rifiutano di crederti? Un thriller atipico con dei protagonisti assolutamente normali, con una vita normale e preoccupazioni normali, Jamie e Kirsty infatti sono persone come tante, personaggi comuni senza caratteristiche particolari, segreti sconvolgenti o passati tormentati, personaggi, insomma, con cui il lettore può facilmente identificarsi, persino la situazione da incubo in cui si trovano non è poi tanto assurda o inverosimile, al contrario, potrebbe capitare a chiunque di trovare dei vicini molesti (naturalmente non quanto Lucy e Chris, si spera), lo stesso autore confessa di aver avuto un'esperienza simile da cui ha tratto ispirazione per il libro. La storia è narrata con il giusto ritmo, alternando inizialmente scene tranquille di vita quotidiana, che inducono nel lettore quanto nei personaggi un falso senso di sicurezza, ad altre più angoscianti, quasi inquietanti, in cui i Newton manifestano tutta la loro insensata cattiveria in una sadica escalation di follia, portando Jamie e Kirsty a vivere nella paura, resi paranoici da qualcosa che non sanno come fermare. L'autore tratteggia in modo credibile e curato la psicologia della coppia, mostrando gradualmente i drastici, irreparabili cambiamenti che l'incubo in cui vivono apporta alle loro personalità e alle loro vite, evitando, suppongo internazionalmente, di fare lo stesso con i Newton, che restano sullo sfondo e compaiono poco ma risultano comunque minacciosi proprio per la loro immotivata crudeltà, molto più reale e spaventosa di qualsiasi contorto movente l'autore avrebbe potuto inventare. L'unica cosa che mi sento di criticare, per così dire, è la miracolosa e rapidissima guarigione di un certo personaggio, impossibile che riesca a parlare senza problemi subito dopo essersi svegliato da un coma lungo mesi. Altre cose mi hanno lasciata un po' perplessa, o perché non ne capivo l'utilità ai fini della trama o perché a parer mio meritavano più approfondimento, ma l'autore ha chiarito alcuni passaggi nella sua "lettera", posta dopo l'epilogo, quindi, anche per evitare spoiler, non le menzionarò, limitandomi a consigliare il romanzo in quanto buon thriller con un'ottima e realistica introspezione psicologica.