Il libro parte bene, i personaggi sono interessanti e ben sviluppati, come ci ha abituati Costantini, e l’intreccio si svolge con naturalezza; il contesto è ovviamente coinvolgente, perché quelle settimane terribili le abbiamo vissute tutti sulla nostra pelle. Peccato però per il finale così frettoloso, con troppe forzature per chiudere per forza tutti i fili e qualche trovata inverosimile che fa un po’ cadere le braccia. L’autore scrive da qualche parte che è grato all’editore per avere fatto tutto così in fretta... ecco forse qualche giorno in più non avrebbe guastato!