Che Ottolenghi dimostri un grandissimo talento in cucina ormai l'hanno capito in molti. La moda non c'entra, quell'uomo e la sua banda di amici e collaboratori sono dei fuori classe, tanto più amabili e ammirevoli che le ricette proposte sono realizzabili in tempi ragionevoli da praticamente chiunque e liberamente adattabili da chi, per quelche motivo, non usa qualcuno degli ingredienti della ricetta originale. A loro piace condividere, senza paura di venir copiati. Resta da sottolineare la bellezza della scrittura (in Ottolenghi la food person va a braccetto con una word person di notevole livello) che rende i suoi libri ancora più gobibili. Ripeto l'aggettivo perché l'autore stesso insiste sul piacere del cibo, il miglior cibo possibile, sia per qualità intrinseca che per il suo apporto alla salute che per il palato. Plenty è una festa anche per chi, come me, deve sottrarre burro e formaggio dalle ricette. Il risultato rimane così buono che l'atmosfera della festa rimane immutata.