Forse più che il “senso” di una fine, Julian Barnes ci lascia una “percezione” della fine, sottolineandoci quanto complessa sia la realtà che ci circonda e quanto, spesso, noi stessi ne capiamo ben poco. Libro che il lettore tenderà ad odiare e amare allo stesso tempo, e che lo costringerà a riflettere e a mettere in discussione le stesse parole del protagonista, i racconti e il finale incompleto. Spesso per capire la realtà o quantomeno, per avvicinarci il più possibile alla stessa, dovremmo mettere da parte i nostri rancori, le nostre esclusivamente soggettive emozioni; talvolta guardare da più prospettive ciò che ci succede, anche al costo di perderci in termini di ego, mettendoci nei panni di chi ci circonda, evitando di trascurare la complessità della vita, aiuta a ritrovare il “senso”.
Romanzo breve ma assolutamente complesso, senza dubbio consigliatissimo!