Si legge velocemente senza impegno perché è piatto, senza tensione, senza adrenalina. È come se fossero due storie parallele, il cattivo descritto nei suoi crimini, classico personaggio stereotipato, giovane con infanzia difficile e nessun approfondimento; improvvisamente appare la madre già apparsa con un altro "ruolo", anche qui nessuna spiegazione, nulla, come messa lì perché serve un personaggio; deduzioni al limite del ridicolo, dal fatto che agli omini Lego si possono cambiare i capelli si decide di sovrapporre due fotografie, così, senza che abbiano un legame ed ecco la soluzione del caso e poi c'è lei, la detective...quanti libri sono? 5? 6? Sempre tutto uguale, lei ha gli stessi problemi, gli stessi rimorsi, sempre fuori dalle righe, sempre il colpo di genio, sempre la lite con le autorità, solito cliché, il personaggio non cresce, non evolve, che tu legga il primo libro o l'ultimo lei è sempre uguale a se stessa. Si può non leggere