Stavolta il pretore Probo si trova a dover far luce sulla scomparsa di un personaggio importante, legato all’imperatore Traiano, del quale si sono perse le tracce: le richieste di riscatto si fanno di volta in volta più esose, man mano che Probo e il prefetto del pretorio Liviano cercano di aggirare e ingannare il rapitore. Ma alla fine la fame di giustizia e verità del pretore protagonista di questo terzo volume delle Indagini ai tempi di Roma trionferà. Il mio giudizio è complessivamente positivo: consiglio la lettura di questo libro ben più snello e veloce dei precedenti. Le poche pagine però fanno anche sì che ci sia poco contesto, nessuna informazione sulla famiglia e gli amici di Probo, come invece negli altri romanzi, poca introspezione. Ci sono anche pochissimi personaggi, e ciò rende il finale piuttosto prevedibile, non essendoci una vasta scelta su chi possa essere il colpevole. Alcune scene erano facilmente intuibili, ma non per questo mal congegniate. Quello che ho apprezzato più di tutto è stato il rapporto di amore-odio tra Probo e Liviano: nemici da sempre, ora si tollerano perché costretti a indagare insieme sulla scomparsa dell’architetto imperiale, ma non smettono di lanciarsi frecciatine meravigliose e stuzzicanti. Sono pronta per la prossima avventura uscita dalla penna di Stisi!