Di Selene ho letto tanti libri, ma questo ha qualcosa di diverso e, forse, qualcosa in più. In apparenza non è altro che la narrazione di miti che già conosciamo, ma la differenza enorme è la chiave attraverso cui l'autrice ci fa leggere la vicenda. Tutto nel mito è simbolico, e quando quel simbolo acquisisce un valore spirituale allora si iniziano a muovere leve profonde, si risveglia qualcosa che permette di cambiare lo sguardo con cui si osserva il mondo e la propria vita. Selene guida il lettore attraverso la narrazione, offrendone la chiave immaginale: così le storie che, fino a poco prima, pensavamo relegate ai libri di scuola o alla pura fantasia, divengono uno strumento per riconoscere quello stesso mito che, inconsciamente, mettiamo in scena nella nostra vita. E come James Hillman (il suo maestro) insegna, riconoscere il nostro mito significa guarire l'anima. Un libro che si divora in un soffio e che può essere grande fonte di ispirazione per chi è sul cammino della ricerca interiore. E se quel cammino non interessasse, sarà comunque una lettura piacevolissima e occasione di arricchimento.