Ho sempre amato Pendergast per la sua quasi onnipotenza, il suo essere l'equivalente terrestre di superman, o quello americano di tex willer. Stavolta, però, gli autori l'hanno fatta fuori dal vasino: il patto narrativo che lega scrittore e lettore è stato messo alla prova tanto da incrinarsi. Prima di leggere il prossimo dovrò disintossicarmi con qualcosa di più realistico, pensavo a Gibson 😬.