Teresa Ciabatti

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Libri di Teresa Ciabatti
Lingua:Libri ItalianiAd accoglierci tra le pagine di questo romanzo è una donna, una scrittrice, che dopo essersi sentita ai margini per molti anni ha finalmente conosciuto il successo. Vive un tempo ruggente di riscatto, che cerca di tenersi stretto ma ogni giorno le sfugge un po' di più. Proprio come la figlia, che rifiuta di parlarle e si è trasferita lontano.
Combattuta tra risentimento e sgomento per il tempo che si consuma la coglie Federica, la più cara amica del liceo, quando dopo trent'anni torna a cercarla. E riporta nel suo presente anche la sorella maggiore Livia - dea di bellezza sovrannaturale, modello irraggiungibile ai loro occhi di sedicenni sgraziate -, che in seguito a un incidente è rimasta prigioniera nella mente di un'eterna ragazza.
Come accadeva da adolescenti, i pensieri tornano a specchiarsi, a respingersi e mescolarsi. La protagonista perlustra il passato alla ricerca di una verità, su se stessa e su Livia, e intanto cerca di riafferrare il bandolo della propria esistenza ammaccata: il lavoro, gli amori.
Livia era e resta un mistero insondabile: miracolo di bellezza preservata nell'inconsapevolezza? O fenomeno da baraccone? Avvolti nelle spire di un'affabulazione ammaliante, seguiamo la protagonista in un viaggio che è insieme privato e generazionale, interiore e concreto. E mentre lei aspira a fermare l'attimo per non perdere la gloria, la sorte di Livia è lì a ricordare cosa può succedere se la giovinezza si cristallizza in un presente immobile: una diciottenne nel corpo di una cinquantenne, una farfalla incastrata nell'ambra.
Sembrava bellezza è un romanzo sull'impietoso trascorrere del tempo, e su come nel ripercorrerlo si possano incontrare il perdono e la tenerezza, prima di tutto verso se stessi. Un romanzo di madri e di figlie, di amiche, in cui l'autrice, con una scrittura che si è fatta più calda e accogliente, senza perdere nulla della sua affilata potenza, mette in scena con acume prodigioso le relazioni, tra donne e non solo. Un romanzo animato da uno sguardo che innesca la miccia del reale e, senza risparmiare nessun veleno, comprende ogni umana debolezza.
Mi chiamo Teresa Ciabatti, ho quarantaquattro anni e non trovo pace. Voglio scoprire perché sono questo tipo di adulto, deve esserci un'origine, ricordo, collego. Deve essere successo qualcosa. Qualcuno mi ha fatto del male. Ricordo, collego, invento.
Cosa ha generato questa donna incompiuta?
"Una scrittura unica."
Stefano Bartezzaghi - L'Espresso
"Parole esatte, taglienti come coltelli, brillanti come diamanti."
Concita De Gregorio - La Repubblica, Robinson
"Teresa Ciabatti è la più brava scrittrice italiana."
Antonio D'Orrico - Corriere della Sera, SETTE
"Il libro di cui tutti parlano."
Giuseppe Fantasia - Huffington Post
"Una storia di forte valenza universale. Un piccolo miracolo."
Wlodek Goldkorn - L'Espresso
"Una scrittura straordinaria, un libro come questo esce ogni dodici mesi. Lo consiglio a tutti."
Michela Murgia - Quante storie, Rai3
"Un libro pieno di dolore e di vita, che reca un messaggio universale."
Francesco Musolino - Il fatto quotidiano
"Severo e commovente."
Valeria Parrella - Grazia
"Un romanzo indimenticabile."
Tommaso Pincio - La Stampa, TTL
La mamma di Andrea è una signora con i tacchi, intenta a esibire il suo bambino bellissimo. Eppure, Noemi e Andrea sono fratelli. Ci sono madri e matrigne, figli e figliastri, anche quando la famiglia è una sola. Ma cosa succede quando il bambino speciale un giorno sparisce? E se la polizia, e forse anche i genitori, sospettano che la responsabile sia la sorella?
Domande che una ragazzina undicenne può solo rimuovere, ma che Noemi quarantenne deve affrontare quando all’improvviso suona il telefono. È richiamata al paese, là dove tutto è cominciato e dove tutto è finito.
Con la sua voce narrativa scomoda e irresistibile, Teresa Ciabatti ci immerge in un racconto che, attraverso una sparizione, indaga il lato perturbante della maternità e le domande irrisolte di ogni famiglia. Si amano allo stesso modo tutti i figli? Si odiano allo stesso modo tutti i fratelli?
Ne è nato un libro che, mostrando il valore sempre attuale e sovversivo dei classici, ha messo al centro la prospettiva femminile, con una breve collezione di storie intense e universali sospese tra modernità ed eternità.
In questo eBook, Teresa Ciabatti racconta una nuova versione, spiazzante e geniale, della vicenda di Fedra, ambientandola in Maremma, a Orbetello.
»Mitreißend, eindringlich und verstörend.« L'Espresso
Seit ihrer Jugend in Rom haben sich die beiden Frauen nicht mehr gesehen. Jetzt sind sie Mitte 40, geschieden, haben erwachsene Kinder. Federica, die eine, wurde von der anderen einst um Herkunft, Wohlstand und eine Mutter, die etwas hermachte, beneidet. Beide einte der Wunsch, schön und beliebt zu sein, und Federicas ältere Schwester war ihr gemeinsames Idol. Bis 1988, in einer Oktobernacht, auf tragische Weise alles anders wurde. Als sie sich nun wiederbegegnen, vertrauen sie sich wie früher einander an – aber Jahre, Erinnerungen und vieles Ungesagte haben sich zwischen sie geschoben. Ein eigenwillig impulsiver Roman über die Kraft, die es erfordert, nicht eingestandene Schuld und schambehaftete Unzulänglichkeit zu überwinden.
Lorsque son amie du lycée, Federica, ressurgit dans la vie de la narratrice, celle-ci renoue avec les conversations imaginaires qu’elle tenait avec ses anciens camarades de classe d’un quartier bourgeois de Rome. Ces personnages hostiles dans leur perfection ont habité le moment décisif de l’adolescence, participé à construire – et fragiliser – son identité, jusqu’à ce qu’un drame mette fin à cette période qui n’était peut-être pas celle de l’innocence. La figure évanescente de la belle Livia, sœur aînée de Federica, disparue dans les années 80, va alors revenir hanter la narratrice devenue écrivaine à succès – telle la Laura Palmer de Twin Peaks, absente, fantasmée, terrifiante.
Avec la voix entêtante et sans fard de cette narratrice non fiable – qui se rendra bientôt compte que la célébrité est aussi fugace que la jeunesse –, Teresa Ciabatti brouille les pistes entre le réel et la fiction, se jouant des codes de l’autofiction pour placer le lecteur au centre d’un procédé narratif qui met à l’épreuve ses certitudes. Car dès lors que l’imagination compte comme expérience vécue, tout semble possible.
Traduit de l'italien par Nathalie Bauer.