Sophie Hannah

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Libri di Sophie Hannah
Lingua:Libri ItalianiThe world’s greatest detective, Hercule Poirot—legendary star of Agatha Christie’s Murder on the Orient Express and Death on the Nile—returns to solve a fiendish new mystery.
Hercule Poirot is travelling by luxury passenger coach from London to the exclusive Kingfisher Hill estate, where Richard Devonport has summoned him to prove that his fiancée, Helen, is innocent of the murder of his brother, Frank. But there is a strange condition attached to this request: Poirot must conceal his true reason for being there.
The coach is forced to stop when a distressed woman demands to get off, insisting that if she stays in her seat, she will be murdered. Although the rest of the journey passes without anyone being harmed, Poirot’s curiosity is aroused, and his fears are later confirmed when a body is discovered with a macabre note attached…
Could this new murder and the peculiar incident on the coach be clues to solving the mystery of who killed Frank Devonport? And if Helen is innocent, can Poirot find the true culprit in time to save her from the gallows?
Come nel miglior Cluedo, un'anziana scrittrice, aristocratica irlandese, invita alcuni amici e sconosciuti - tra cui Hercule Poirot e Edward Catchpool, ispettore di Scotland Yard - nell'austera dimora di Lillieoak. Ha deciso di cambiare il suo testamento in modo alquanto bizzarro e lo farà davanti ai suoi ospiti, volenti o nolenti. Ecco un perfetto incipit per il vero appassionato di libri gialli.
"Ciò che ho intenzione di dirvi risulterà scioccante", così la prima frase che pronuncia Lady Athelinda Playford, lei che ha l'abitudine di scrivere i propri libri come se "fossero trombe d'aria" e il vezzo di lasciarli in ogni angolo della casa, "pagine spiegazzate con i bordi arricciati e gli angoli puntati in ogni direzione". Insomma intrighi di carta che non hanno "niente di vagamente rettangolare". E tutto questo al cospetto di Hercule Poirot, proprio lui, "l'ometto preciso" - parole di Agatha Christie - "con la mania dell'ordine, della simmetria e una netta propensione per le forme quadrate". Figuriamoci la sua irritazione nei confronti dell'eccentrica scrittrice. Un acerrimo nemico del caos, Poirot, che intuisce subito che dalla lettura del testamento nascerà qualcosa di tragico. E in queste cose l'investigatore belga è infallibile, passano poche ore e il corpo senza vita di un ospite viene trovato.
Tutti sono sospettati. È un caso di omicidio che sfugge a ogni logica e in cui mille sfumature si intrecciano: la mezza frase detta da uno dei presenti, la sfrenata avidità dei cacciatori di eredità, un enigmatico verso del Re Giovanni di Shakespeare che racconta di un "gioiello di una vita", di una "vita rubata", di una "mano sacrilega".
Ancora una volta, l'ispettore più amato della storia della letteratura dovrà spremere tutte le sue "celluline grigie" e il lettore che pronuncerà incautamente il nome del colpevole sarà costretto a ricredersi, fino alla parola fine.
L'esecuzione di questo mystery alla maniera di Agatha Christie trova in Sophie Hannah un'interprete perfetta, per il controllo del meccanismo del giallo classico e per la sua capacità nell'aver risuscitato le atmosfere di Agatha Christie e dei suoi capolavori.
Un giorno, rientrato a casa dopo pranzo, Hercule Poirot trova una donna visibilmente arrabbiata che lo aspetta davanti alla porta. Si chiama Sylvia Rule e vuole sapere perché Poirot le ha mandato una lettera accusandola dell'omicidio di Barnabas Pandy, un uomo di cui lei non ha mai sentito parlare né tantomeno ha mai incontrato.
Poirot cade dalle nuvole: non ha nessuna idea di chi possa essere Barnabas Pandy e sa benissimo di non aver mandato la lettera a cui Sylvia fa riferimento. Ma non riuscendo a convincerla del contrario, lei se ne va infuriata.
Immaginate poi la sorpresa quando, ancora turbato, Poirot entra in casa e trova un altro sconosciuto, un certo John McCrodden, che sostiene di aver ricevuto la stessa lettera con la stessa accusa nei suoi confronti.
Chi è l'autore di queste missive? Ma soprattutto: chi è Barnabas Pandy? Ed è vivo o morto?
Il più amato detective della letteratura, Hercule Poirot - il leggendario eroe di Assassinio sull'Orient Express di Agatha Christie e dei più recenti Tre stanze per un delitto e La cassa aperta - ritorna in un elegante, arguto e diabolico mystery ambientato negli anni Trenta a Londra.
The Independent
«In «Non scrivermi», con grande maestria Sophie Hannah ha creato uno dei personaggi più imprevedibili di sempre.»
Sunday Express
««Non scrivermi» entra a pieno titolo tra i migliori libri scritti da Sophie Hannah.»
Financial Times
Ci sono libri che sembrano innocui.
Ma tra le pagine nascondono oscuri segreti.
E possono essere molto pericolosi.
«In questa indagine i libri sono dappertutto.» Non c’è niente di più vero per i detective Simon Waterhouse e Charlie Zailer che, nella placida Culver Valley, sono alle prese con un’inchiesta tra le più complicate che abbiano mai condotto. Quattro omicidi perpetrati in luoghi e momenti diversi, stesso modus operandi e un singolo elemento a collegarli: accanto ai cadaveri l’assassino deposita sempre un taccuino bianco sulle cui pagine appare il verso di un celebre poeta. Che cosa significhino quelle citazioni, la polizia non è ancora in grado di capirlo. Ha scoperto che le vittime sono coppie di amici di vecchia data, ma non ci sono altri indizi. Nessun testimone. Nessun movente apparente. Fino a quando si fa avanti una donna: si chiama Kim Tribbeck, dice di aver ricevuto un taccuino simile a quello che l’omicida lascia sulla scena del crimine più di un anno prima, dopo una visita in libreria. Non ricorda più né il nome né il volto della persona che glielo ha consegnato, ma si dice estranea allo schema delle coppie di amici, che non è più da considerarsi una pista praticabile. Così, il mistero si infittisce e la polizia si ritrova punto e a capo. E allora, con l’aiuto di Kim, a Charlie Zailer e Simon Waterhouse non resta altro da fare che rimescolare i pezzi di un puzzle che promette di sbloccare i meccanismi di una mente oscura e imprevedibile.
Sophie Hannah è considerata dalla stampa più autorevole una delle migliori autrici di thriller della scena letteraria internazionale. I suoi romanzi sono congeniati alla perfezione: tensione, colpi di scena, depistaggi e personaggi acutamente caratterizzati sono tutti elementi che non mancano mai tra le sue pagine da cui è impossibile staccarsi. Non scrivermi mette in scena una nuova indagine dei detective più amati dai lettori, Charlie Zailer e Simon Waterhouse, e ci svela il male che si nasconde nella vita di tutti i giorni.
Hercule Poirot è in viaggio da Londra su un lussuoso pullman diretto verso l'esclusiva tenuta di Kingfisher Hill, dove Richard Devonport lo ha convocato per dimostrare che la sua fidanzata, Helen, è innocente dell'omicidio di suo fratello Frank, avvenuto in quel complesso residenziale. Ma c'è una strana condizione legata a questa richiesta: Poirot deve nascondere il vero motivo per cui si trova lì.
Il pullman è costretto a fermarsi quando una donna angosciata chiede di scendere, insistendo che, se rimane seduta al suo posto, sarà assassinata. Anche se il resto del viaggio passa senza ulteriori colpi di scena, la curiosità di Poirot si risveglia, e i suoi timori verranno poi confermati quando a Kingfisher Hill viene scoperto un corpo su cui è adagiato un macabro biglietto.
Questo nuovo omicidio e lo strano incidente sul pullman potrebbero essere indizi per risolvere il mistero di chi ha davvero ucciso Frank Devonport? E se Helen è innocente, riuscirà Poirot a trovare il vero colpevole in tempo per salvarla dalla forca?
Il più grande detective del mondo, Hercule Poirot, leggendario protagonista di Assassinio sull'Orient Express e Poirot sul Nilo di Agatha Christie, ritorna per risolvere un nuovo diabolico mistero.
The Guardian
Alice Fancourt è stata lontana solo due ore, eppure non vede l’ora di riabbracciare la sua bambina, Florence, di due settimane. Ma qualcosa non va: la porta di casa è aperta, le stanze avvolte dal silenzio. Alice corre in camera della piccola e con orrore si rende conto che la bambina che dorme nella culla non è sua figlia. Ma dov’è Florence? E come è possibile che David, il marito di Alice, non si sia accorto di nulla? È l’inizio di un incubo. Perché nessuno le crede. Né David né la suocera Vivienne. E mentre David diventa sempre più aggressivo e minaccioso, ad Alice non resta altra scelta che rivolgersi alla polizia. A occuparsi del caso sono la sergente Charlie Zailer e il detective Simon Waterhouse, ma ogni minuto può essere fatale e il tempo scorre... finché Alice e la neonata improvvisamente spariscono. Nel nulla.
Independent On Sunday
«Tutto ciò che è prodotto dalla penna di Sophie Hannah è avvolto da un affascinante enigma.»
The Guardian
«Un nuovo avvincente romanzo. Sophie Hannah si riconferma la regina del thriller psicologico.»
The Times
«Sophie Hannah si riconferma la regina del thriller psicologico.»
The Times
A volte i segreti sono pericolosi
A volte è meglio non svelarli
A Spilling è una mattina come tutte le altre. Nicki sta portando i figli a scuola. Ma passando per Elmhirst Road si accorge che qualcosa non va. La polizia è è arrivata in forze davanti a una villetta che conosce bene. Per paura di essere vista, fa una brusca inversione a U e scappa. La notte prima, in quella villetta, si è consumato l’omicidio del famoso opinionista Damon Blundy. Ma non ci sono segni di effrazione e la moglie Hannah non ha visto né sentito niente. Sono stati rivenuti solo un coltello e una strana scritta sul muro dello studio: «Non è meno morto». Chi può essere stato? Le telecamere di sorveglianza non hanno registrato nulla di strano, a parte una fuga sospetta: una macchina è stata vista allontanarsi bruscamente proprio la mattina del ritrovamento del cadavere. Non ci sono dubbi, è la macchina di Nicki. E ora Nicki è nei guai.
Quando pochi giorni dopo viene convocata per un interrogatorio, non sa cosa rispondere alle domande insistenti del detective Simon Waterhouse. Non ha idea del perché il killer abbia usato il coltello proprio in quel modo, senza lasciare la minima traccia di sangue. Non ha idea del perché abbia scritto proprio quella frase, che le suona stranamente familiare. Non può mentire alla polizia, ma non può nemmeno spiegare perché quella mattina è scappata dal luogo del delitto. Altrimenti rischierebbe di rivelare un segreto in grado di rovinare la sua vita per sempre. Si sente incastrata in un gioco più grande di lei: il minimo cedimento e la verità verrebbe a galla, distruggendo anche la più piccola certezza rimasta. Perché spesso il confine tra realtà e menzogna è labile e può portare a conseguenze inaspettate.
Regina indiscussa del thriller psicologico, Sophie Hannah non sbaglia un colpo. I suoi romanzi, pubblicati in oltre 27 paesi, sono costruiti alla perfezione: suspense e colpi di scena tengono il lettore col fiato sospeso fino all’ultima pagina. E anche questa volta non si smentisce. La nuova inchiesta di Simon Waterhouse e Charlie Zalier ci trasporta in una realtà in cui tradimenti e segreti inconfessabili sono all’ordine del giorno. Un libro intenso sul potere distruttivo della menzogna.
The Times
«Sophie Hannah dà il meglio di sé e sonda con intelligenza e acume il fragile confine che separa l’ordinario dallo straordinario.»
Independent
«Per tutti gli amanti del genere, "Non fare domande" è un thriller avvincente, provocatorio e straordinariamente stimolante.»
Daily Express
Nessuna casa è un luogo sicuro.
Tutte nascondono una storia.
Ma a volte è meglio non conoscerla.
Abbarbicata sulle colline del Devon, Speedwell House si staglia imponente contro il cielo terso. È impossibile non notarla, circondata com’è da rampicanti verdissimi e dalla calma del fiume che la lambisce. Appena la vede, Justine capisce che è la casa perfetta per lei. Qui potrà ricominciare da capo, lontano dal caos londinese, e dedicare più tempo alla figlia Ellen. Ma a soli quattro mesi dal suo trasferimento, quella promessa di tranquillità viene spezzata. Ellen diventa introversa e sfuggente. Un comportamento insolito, a cui Justine non riesce a trovare spiegazione. Finché, tra i compiti di letteratura della figlia, non si imbatte in un tema, una breve storia di omicidi seriali commessi in passato proprio a Speedwell House. Justine non può crederci. Ellen deve essersi immaginata tutto. A questa scoperta fa seguito una serie di telefonate anonime: dall’altro capo del ricevitore la voce di una donna si rivolge a Justine chiamandola «Sandie» e minaccia di ucciderla se non lascia al più presto il Devon. Quando questa voce le parla degli omicidi di cui ha scritto anche Ellen, Justine inizia ad avere paura e a chiedersi chi sia quella donna e che cosa voglia veramente da lei. Forse c’è un fondo di verità nella storia raccontata dalla figlia che all’inizio le era sembrata tanto irreale. Per Justine è arrivato il momento di vincere la paura e andare a fondo della questione prima che sia troppo tardi. Perché non può permettere che qualcuno distrugga tutto il suo mondo. Non un’altra volta.
Sophie Hannah è considerata dalla stampa internazionale una maestra del thriller. Con ogni romanzo riesce a sorprendere i lettori, scandagliando gli angoli della mente umana senza lasciare nulla al caso. Non fare domande esplora la sottile linea di confine tra quello che appare e quello che si nasconde sotto la superficie. Perché ogni storia affonda le sue radici in un antefatto sconosciuto e sta a noi riportarlo alla luce se non vogliamo cadere preda di facili menzogne.
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