Non è necessario possedere un dispositivo Kindle. Scarica una delle app Kindle gratuite per iniziare a leggere i libri Kindle sul tuo smartphone, tablet e computer.
Apple
Android
Per scaricare una app gratuita, inserisci il numero di cellulare.
«Un thriller oscuro e scioccante, in cui ogni svolta nasconde un vicolo cieco. Semplicemente imperdibile.» Samantha Downing, autrice di Il matrimonio dei segreti
«Una trama congegnata con cura e una protagonista che non potrete più dimenticare.» Mary Kubica, autrice di Una brava ragazza
Sharon Doering ha conseguito un master in Biotecnologie presso la Northwestern University e, prima di iniziare a scrivere romanzi, ha lavorato come analista di mercato nel settore delle biotecnologie, collaborando tra gli altri con la CNN e il «Wall Street Journal». Attualmente insegna Biologia al Columbia College e vive nei dintorni di Chicago con il marito e i tre figli.
Per calcolare la valutazione complessiva in stelle e la ripartizione percentuale per stella, non usiamo una media semplice. Il nostro sistema considera elementi quali la recente recensione e se il revisore ha acquistato l'articolo su Amazon. Analizza anche le recensioni per verificare l'affidabilità.
Migliori recensioni
Recensioni migliori da Italia
Al momento, si è verificato un problema durante il filtraggio delle recensioni. Riprova più tardi.
Ho letto un libro ai limiti dell'assurdo. La protagonista è una madre iper paranoica, che si pone dei problemi che vanno al di là di quelli di una mamma chioccia, il tutto condito dall'assunzione di farmaci per cercare di mantenere decente un equilibrio psichico alquanto precario. Il tutto ruota attorno alla presenza di un vicino che potrebbe essere la causa della scomparsa di una bimba mai ritrovata , di una famiglia dello stesso quartiere . Così , nelle sue paranoie, si cala nelle vesti di detective, e non si capisce mai quale sia la realtà o il parto di sue allucinazioni, scomodandosi anche ad andare ad importunare la famiglia della bambina , lei che vive lì da poco. Questo suo comportamento scaturisce dal volere cercare di difendere i suoi due bambini dall'ipotetico pericolo del vicino. L'unico sentimento che mi ha ispirato questo libro è l'irritazione
Fino a un terzo del libro non succede praticamente niente, eppure la stanchezza, i sospetti e la paura ai limiti del delirio che si insinuano nella vita di tutti i giorni della protagonista sono bastate a tenermi incollata alle pagine. Quando poi le cose cambiano, il libro corre verso la conclusione in un crescendo di tensione, quanto giustificata e quanto viva solo nella testa della protagonista lo si scopre solo alla fine. Un thriller avvincente e ben scritto anzitutto, ma anche un’occasione per riflettere su quanto possa essere stressante la vita di una donna single che lavora e si occupa da sola di figli piccoli: tra lavoro 24h, privazione di sonno, impossibilità di ritagliarsi un attimo anche per andare in bagno, preoccupazione costante e magari postumi di depressione post-parto, perdere la testa è un attimo.
Madre di due bambini divorziata e che soffre di allucinazioni e paranoie per mancanza di sonno diventa investigatore, giudice e boia in un caso di rapimento di una bimba di 6 anni. Esagerata e noiosa la parte che descrive gli incubi. Poco credibile che molti uomini le cadano ai piedi e che nonostante i farmaci faccia un lavoro che richiede calma, equilibrio e pazienza. La cosa che mi è piaciuta di più è il rapporto coi figli, il continuo alternarsi di amore e voglia di scappare e l’esasperazione di fronte ai loro cambi d’umore improvvisi è incomprensibili.
La prima metà del libro è abbastanza gradevole ma man mano che si procede diventa sempre più sconclusionato. La fine poi ha veramente poco senso e sembra che l’autore non sapesse più come concludere la storia.
ho letto circa il trenta percento del libro e ho detto basta. allucinante. Ne ho letto un altro per ricaricare le batterie e ho deciso di dare un altra chance all autrice. Alla fine la promuovo perché il suo libro è stato un esperienza emotiva nuova.
Il peggior incubo di ogni genitore è vedere i propri figli in pericolo. È una sensazione viscerale, così profonda che mi è bastato leggere la trama di questo romanzo per sentire un brivido stringermi le viscere. Mi riferisco a L'uomo alla finestra di Sharon Doering, edito Newton Compton Editori. Quel brivido che ho percepito è lo stesso che attraversa Grace quando scopre che la sua casa nuova non è stata un affare: il suo vicino è sospettato di aver rapito Ava Boone, una bambina di cinque anni scomparsa da diversi mesi. Grace si sente stringere il petto se pensa a quanto siano poco protetti i suoi figli mentre giocano in giardino affianco all'abitazione di Ernest Leland, un disgustoso pedofilo pronto ad adescare e sequestrare bambini, ma lei è disposta a tutto pur di proteggerli. Nonostante la stanchezza, la vita frenetica e lo stress di dover gestire tutto da sola, è pronta a indagare per scoprire chi è realmente Leland e quali crimini ha commesso. Ciò che trova è inquietante, ma ancora di più lo è un incubo che la perseguita. Non sarà facile distinguere il sogno dalla realtà e un dubbio si insinuerà nella sua testa. Fin dove potrebbe essersi spinta per salvare i suoi bambini?
Una madre per i propri figli farebbe qualsiasi cosa.
Le terrorizzanti storie dei media mi si sono sempre piantate nel cervello come frammenti di ferro attirati da una calamita. E da quando ho scoperto chi è il mio vicino è ancora peggio.
Ho trovato questo libro scorrevole; purtroppo, circa alla metà del racconto, ho notato delle ripetizioni che mi hanno infastidita; tuttavia, c'è un buon ritmo per la maggior parte della vicenda. La parte iniziale racconta cosa vive Grace e mi ha consentito di capire le dinamiche delle sue giornate. Si alza presto, prepara la colazione, porta i figli a scuola e va a lavorare in un asilo. La gestione di ogni aspetto quotidiano spetta a lei da quando ha divorziato. Fin dalle prime pagine ho respirato un'atmosfera pregna di tensione. Avevo l'impressione che stesse per succedere qualcosa e infatti un evento inaspettato ha cambiato totalmente la situazione. Lo svolgimento è denso di indizi misteriosi e dettagli compromettenti, che vengono narrati dalla voce di Grace. La protagonista è una persona forte e fragile contemporaneamente. Essere mamma trasforma radicalmente una donna; lei si trova a dover fronteggiare la frenesia quotidiana senza particolari aiuti. Non è facile mettere a tacere i propri bisogni, eppure è ciò che una madre fa. Prima ci sono le necessità dei figli e poi le proprie. Quando i figli piangono, lei accorre per consolarli anche se la sua vescica sta esplodendo o se ha finalmente preso sonno.
Sono incerta, incoerente e imprevedibile. Inconoscibile. È come se degli enormi cavi elettrici ronzassero nell’umidità venti metri sotto la mia testa e le scariche statiche saturassero la mia pelle.
Ho sentito la sua frustrazione davanti ai repentini cambi di umore dei bambini e la sua difficoltà nel riuscire a dedicare del tempo per sé. Quando si diventa mamma le priorità cambiano, così come le soddisfazioni: avere due minuti per fare una doccia diventa la norma e non avere la privacy in bagno è all'ordine del giorno. Eppure, i sacrifici valgono la pena, perché non c'è niente di più bello che vedere la felicità genuina dipinta sui visi dei più piccoli. Grace lo sa ed è per questo che lotta ogni giorno alla ricerca di se stessa per poter dare loro il meglio. Sa essere paziente, comprensiva e disponibile; eppure al lettore fa conoscere anche un lato oscuro, un istinto primordiale legato alla sopravvivenza della propria discendenza. Si sa che le mamme sono le creature più dolci della Terra ma sono anche le più pericolose. Grace soffre di insonnia e di notte naviga su internet in preda a un disturbo compulsivo. La mancanza di sonno può essere deleteria, ma anche l'uso di farmaci e lo stress psicofisico intenso. Il mix di elementi la porta ad avere delle visioni strane, a fare degli incubi ricorrenti e a sviluppare delle ossessioni insane fino a chiedersi quale sia il limite tra reale e fittizio. Quando viene coinvolta in un caso da risolvere, risveglierà una parte di sé assopita da anni. L'investigatore James le farà riscoprire il suo essere donna, oltre che madre. Fidarsi sarà quasi impossibile. Di lui, della sua squadra e di sé. La storia è appassionante e intrigante. L'aspetto che mi ha maggiormente colpita è il modo in cui Grace si racconta. Appare in una versione priva di edulcoranti; parla dell'essere madre in una maniera brutalmente realistica e spesso è stato come veder comparire la sua sagoma in 3D nella mia immaginazione.
Anche tu hai un segreto. Un segreto mostruoso, disgustoso e violento. Ma continui a guardare negli occhi i bambini e a fingere di essere una brava persona.
Le tematiche trattate sono innumerevoli: pedofilia, dipendenze, droga, lutto, perdita di se stessi. Gli argomenti sono sviscerati attraverso un registro confidenziale; ogni parola scritta è il frutto delle sensazioni di Grace. Ho apprezzato il climax crescente che fa aumentare la suspense fino alla fine. Il finale è stato inaspettato. Sarò sincera: fino alle ultime battute non avrei saputo indicare il colpevole. Questo perché i personaggi sono avvolti da un velo di mistero e capirli completamente è impossibile. Grace dubita di tutti, anche delle sue azioni. Leggere questo romanzo è stato come fare un viaggio nel lato oscuro della mente umana, in modo particolare nella psiche di una donna a cui sfugge il controllo. Si sente smarrita, eppure trova la forza per iniziare una ricerca estenuante. Io, insieme a lei, sono stata risucchiata in un vortice di confusione e illusione. Mi sono emozionata nel corso della lettura: ansia, sollievo, paura mi hanno accompagnata ad ogni capitolo. Ciò che ha dominato la scena è stata una constante sensazione di inquietudine. Ho provato una profonda empatia per Grace, pur non fidandomi completamente di lei. Da mamma, ho capito le sue gioie e i suoi dolori, i suoi sacrifici e le sue ricompense. Come avrete capito, il vero punto forte di questa lettura per me è il personaggio principale. Sono letteralmente impazzita per come emergono la sua personalità e le sue difficoltà. La mente umana può essere così profonda, varia e complessa da spaventare. A malincuore, la mia valutazione è stata influenzata dalle ripetizioni che ho notato a metà libro, ma ammetto che è una questione molto soggettiva. L'uomo alla finestra è inquietante e coinvolgente. Sono stata catapultata nella vita di una mamma disposta a tutto per i suoi figli, per proteggerli e preservarli dal male, che finisce col perdere se stessa. Mi sono messa nei suoi panni e mi sono chiesta cosa avrei fatto al suo posto: probabilmente sarei scappata il più lontano possibile! Lo consiglio agli amanti del thriller psicologico e a coloro che sono disposti a calarsi nell'abisso della psiche umana.
Dite quello che volete di me, ma amo i miei figli. Tutto quello che faccio è per loro. Li amo così tanto che voglio mangiarli e fondermi con loro. Morire per loro.
Iscriviti ad Amazon Prime: consegne senza costi aggiuntivi in 1 giorno su 2 milioni di prodotti e in 2-3 giorni su molti altri milioni, film e serie TV su Prime Video, incluse le serie Amazon Original, più di 2 milioni di brani e centinaia di playlist senza pubblicità con Prime Music, centinaia di eBook Kindle su Prime Reading, accesso anticipato alle Offerte Lampo di Amazon.it e spazio di archiviazione per le foto illimitato.