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Lo stesso che palpita, suo malgrado, nel giovane ispettore Marini, dato che pur tra mille dubbi e perplessità decide di unirsi al commissario Battaglia in quella che sembra un’indagine folle e insensata.
Già, perché come si può anche solo pensare di indagare su un sogno? Però Teresa sa, anzi, sente dentro di sé che quella fragile, spaurita e coraggiosissima bambina ha affondato le mani in qualcosa di vero, di autentico… E di terribile.
Restiamo soltanto noi donne, ed è a noi che il comando militare italiano chiede aiuto: alle nostre schiene, alle nostre gambe, alla nostra conoscenza di quelle vette e dei segreti per risalirle.
Dobbiamo andare, altrimenti quei poveri ragazzi moriranno anche di fame.
Questa guerra mi ha tolto tutto, lasciandomi solo la paura. Mi ha tolto il tempo di prendermi cura di mio padre malato, il tempo di leggere i libri che riempiono la mia casa. Mi ha tolto il futuro, soffocandomi in un presente di povertà e terrore.
Ma lassù hanno bisogno di me, di noi, e noi rispondiamo alla chiamata. Alcune sono ancora bambine, altre già anziane, ma insieme, ogni mattina, corriamo ai magazzini militari a valle. Riempiamo le nostre gerle fino a farle traboccare di viveri, medicinali, munizioni, e ci avviamo lungo gli antichi sentieri della fienagione.
Risaliamo per ore, nella neve fino alle ginocchia, per raggiungere il fronte. I cecchini nemici – diavoli bianchi, li chiamano – ci tengono sotto tiro. Ma noi cantiamo e preghiamo, mentre saliamo con gli scarpetz ai piedi. Ci aggrappiamo agli speroni con tutte le nostre forze, proprio come fanno le stelle alpine, i ’fiori di roccia’.
Ho visto il coraggio di un capitano costretto a prendere le decisioni più difficili. Ho conosciuto l’eroismo di un medico che, senza sosta, fa quel che può per salvare vite. I soldati ci hanno dato un nome, come se fossimo un vero corpo militare: siamo Portatrici, ma ciò che trasportiamo non è soltanto vita. Dall’inferno del fronte alpino noi scendiamo con le gerle svuotate e le mani strette alle barelle che ospitano i feriti da curare, o i morti che noi stesse dovremo seppellire.
Ma oggi ho incontrato il nemico. Per la prima volta, ho visto la guerra attraverso gli occhi di un diavolo bianco. E ora so che niente può più essere come prima.»
Con Fiore di roccia Ilaria Tuti celebra il coraggio e la resilienza delle donne, la capacità di abnegazione di contadine umili ma forti nel desiderio di pace e pronte a sacrificarsi per aiutare i militari al fronte durante la Prima guerra mondiale. La Storia si è dimenticata delle Portatrici per molto tempo. Questo romanzo le restituisce per ciò che erano e sono: indimenticabili.
Corriere della Sera - Donato Carrisi
«Ilaria Tuti sa conquistare e mantenere alta l'attenzione dei lettori.»
Robinson - La Repubblica - Claudia Morgoglione
Li chiamano «cold case», e sono gli unici di cui posso occuparmi, ormai. Casi freddi, come il vento che spira tra queste valli, come il ghiaccio che lambisce le cime delle montagne. Violenze sepolte dal tempo e che d’improvviso riaffiorano, con la crudele perentorietà di un enigma. Ma ciò che ho di fronte è qualcosa di più cupo e più complicato di quanto mi aspettavo. Il male ha tracciato un disegno e a me non resta che analizzarlo minuziosamente e seguire le tracce, nelle valli più profonde, nel folto del bosco che rinasce a primavera. Dovrò arrivare fin dove gli indizi mi porteranno. E fin dove le forze della mia mente mi sorreggeranno. Mi chiamo Teresa Battaglia e sono un commissario di polizia specializzato in profiling. Ogni giorno cammino sopra l’inferno, ogni giorno l’inferno mi abita e mi divora. Perché c’è qualcosa che, poco a poco, mi sta consumando come fuoco. Il mio lavoro, la mia squadra, sono tutto per me. Perderli sarebbe come se mi venisse strappato il cuore dal petto. Eppure, questa potrebbe essere l’ultima indagine che svolgerò. E, per la prima volta nella mia vita, ho paura di non poter salvare nessuno, nemmeno me stessa.
Dopo Fiori sopra l’inferno – l’esordio italiano del 2018 più amato dai lettori – torna la straordinaria Teresa Battaglia: un carattere fiero e indomito, a tratti brusco, sempre compassionevole. Torna l’ambientazione piena di suggestioni, una natura fatta di boschi e cime montuose, di valli isolate e di bellezze insospettabili. Tornano soprattutto il talento, l’immaginazione e la scrittura piena di grazia di una grande autrice.
Sono un commissario di polizia specializzato in profiling e ogni giorno cammino sopra l’inferno. Non è la pistola, non è la divisa: è la mia mente la vera arma. Ma proprio lei mi sta tradendo. Non il corpo acciaccato dall’età che avanza, non il mio cuore tormentato. La mia lucidità è a rischio, e questo significa che lo è anche l’indagine.
Mi chiamo Teresa Battaglia, ho un segreto che non oso confessare nemmeno a me stessa, e per la prima volta nella vita ho paura.»
Questo non è soltanto l’esordio di una scrittrice di grandissimo talento.
Non è soltanto un thriller dal ritmo implacabile e dall’ambientazione suggestiva.
Questo è il debutto di una protagonista indimenticabile per la sua straordinaria umanità, il suo spirito indomito, la sua rabbia e la sua tenerezza.
Giallo - racconti (208 pagine) - Il Gran Giallo Città di Cattolica è sempre stato uno specchio, di più, un termometro, ancora di più, un indicatore dello stato di salute, di vitalità e di speranza del giallo italiano. (Carlo Lucarelli)
Nonostante i danni che l'epidemia di coronavirus sta portando alla nostra società, la cultura non si ferma: il momento che stiamo vivendo ci invita a una riflessione e ancora di più all'azione. Per questo come Gran Giallo Città di Cattolica, insieme a Delos Digital, abbiamo deciso di dare un segnale di solidarietà e partecipazione: abbiamo chiesto ai vincitori delle ultime 10 edizioni del Premio di offrire i diritti dei loro racconti per pubblicare un libro i cui proventi saranno devoluti alla Caritas di Cattolica, alla quale va il nostro plauso per l'impegno, la dedizione e la professionalità con cui stanno operando. La risposta degli scrittori è stata veloce ed emozionante, un segno forte del loro legame con la nostra città e con un Concorso che segna la storia della letteratura di genere.
Perché la cultura è forza e resistenza, e perché sapremo che è tutto finito quando vedremo di nuovo le persone nelle biblioteche, nei musei, nei teatri e nei festival. (Simonetta Salvetti - Direttrice dei Teatri e del MystFest di Cattolica)
Gli autori compresi nell'antologia (in ordine di vittoria del premio dal 2010 al 2019): Monica Bartolini, Alberto Rudellat, Maurizio Maggi, Mauro Falcioni, Ilaria Tuti, Diego Lama, Fabrizio Fondi, Lidia Del Gaudio, Scilla Bonfiglioli, Andrea Raggi.
" Les tueurs voient l'enfer que nous avons sous nos pieds, tandis que nous, nous ne voyons que les fleurs... "
Dans les montagnes sauvages du Frioul, en Italie, le commissaire Teresa Battaglia, la soixantaine, la langue acérée et le coeur tendre, est appelée sur les lieux d'un crime pour le moins singulier : un homme a été retrouvé mort, les yeux arrachés. À côté de lui, un épouvantail fabriqué avec du cuivre, de la corde, des branchages... et ses vêtements ensanglantés.
Pour Teresa, spécialiste du profilage, cela ne fait aucun doute : le tueur frappera à nouveau. Elle va devoir rassembler toute son énergie et s'en remettre à son expérience pour traquer cette bête humaine qui rôde dans les bois. Si tant est que sa mémoire ne commence pas à lui faire défaut...
Une auteure au talent magistral.
Un thriller au rythme implacable.
Une héroïne d'une extraordinaire humanité.
" L'Italie tient enfin sa reine du thriller ! " Sandrone Dazieri.
" Inoubliable ! " Donato Carrisi.
Prix Bête noire des libraires 2019
Norditalien: Im Wald nahe eines kleinen Bergdorfs wird die Leiche eines Mannes gefunden. Sein Gesicht ist völlig entstellt, um ihn herum sind Tierfallen aufgebaut. Ein Ritualmord? Die Profilerin Teresa übernimmt zusammen mit ihrem neuen Kollegen Massimo die Ermittlungen. Doch der Ort scheint ein düsteres Geheimnis zu bergen, das die beiden tief in die Vergangenheit bis hin zu einem mysteriösen Waisenhaus führt. Und während der Mörder sein nächstes Opfer ins Visier nimmt, wird der Fall für Teresa immer mehr zum persönlichen Albtraum. Sie hat das Gefühl, niemandem mehr trauen zu können – vielleicht nicht einmal mehr sich selbst ...
Tras Dicker, D'Andrea y Lemaitre, Alfaguara Negra presenta el debut del año: Flores sobre el infierno de Ilaria Tuti, el thriller tiene nombre de mujer.
El primer cadáver es el de un hombre desnudo, con la cara desfigurada y los ojos arrancados. Algo aterrador está ocurriendo en las montañas: un recién nacido ha desaparecido y una sombra misteriosa vaga por los bosques. El caso requiere de todas las habilidades de Teresa Battaglia, comisaria de policía especializada en perfiles criminales que, todos los días, camina sobre el infierno. Su mejor arma es la mente, pero últimamente la está engañando; su lucidez está en riesgo y la investigación, por tanto, también. Por primera vez en su vida, tiene miedo.
Teresa y el joven inspector Massimo Marini, llegado desde hace poco de la ciudad a este enclave montañoso, deberán llevar a cabo la investigación más difícil a la que se han enfrentado jamás: un caso que hunde sus raíces en los episodios más oscuros y estremecedores de la historia de este rincón milenario del norte de Italia: un infierno que aún sigue latiendo.
Reseñas:
«Italia tiene por fin a su reina del thriller.»
Sandrone Dazieri
«Un thriller que penetra los pliegues del alma humana. Una autora que habrá que seguir con atención.»
Marta Cervino, Marie Claire
«Con una intriga compleja, la novela se desliza como un trineo por un eslalon de nieve a toda virolla. Y no descarrila. [...] Tuti consigue una obra de intriga de morbosa belleza poética: el encanto del mal.»
Lluís Fernández, La Razón
«Desde las primeras líneas, el paisaje y las condiciones atmosféricas se constituye en un personaje central de la trama: el frío, la niebla, los bosques... Muy lejos de la tradicional imagen colorista y mediterránea que la novela negra italiana exporta al mundo.»
Álvaro Soto, La Verdad
«Ilaria Tuti sorprende por un estilo fresco, inusual en un género sobreexplotado. [...] La historia está cocinada a fuego lento.»
Juan Luis Sánchez, Crítica de Libros
«Una de las revelaciones del año.»
Ida Bozzi, Il Corriere della Sera
«Una apuesta noir en femenino que ya es todo un fenómeno editorial.»
Claudia Morgoglione, La Repubblica
«Un thriller adictivo hasta el final».
Arianna Boria, Il Piccolo
«Magistralmente construido y con una trama perfecta.»
Fabrizio d'Esposito, Il Fatto Quotidiano
«Teresa Battaglia es una detective atípica: fea, gruñona, diabética: irresistible.»
Gianluca Ferraris, Donna Moderna
«Una novela con todos los elementos más clásicos y apasionantes del género thriller: niños, nieve, culpas inconfesables, vidas dobles e inescrutables.»
L'Espresso
«Un thriller de altura.
'The Sleeping Nymph': a work of art of magnetic beauty, painted by a young partisan fighter during the last days of the Second World War. A painting carrying a shocking secret hidden in the red pigment on the canvas, made with the blood of a human heart.
But whose heart?
There is no body, no confession. Only that faint trace of blood. And that's what leads commissioner Teresa Battaglia - herself hiding an unspeakable truth - to the Resia Valley, in the north eastern part of Italy: a perfect genetic enclave protected for centuries from the outside world.
The valley and the portrait are the only clues for a murder that occurred more than 70 years before. A red thread leading to the shadow of someone hell-bent on protecting a sacred secret.
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