Citerò il post social di Chiara Bascietto, che girava tra chi ha buona memoria e il cuore meno tenero, che riprende completamente i miei pensieri a riguardo.
Servizi della Toffa dal 2012 al 2017 in cui:
- l’omeopatia cura l’otite (servizio andato in onda dopo la morte del bambino a causa di una otite curata con l’omeopatia). Nel servizio la Toffa non prende posizioni riguardo la comprovata definizione di “preudoscienza” per le cure omeopatiche, anzi, intervista una dottoressa che continua ad affermare che l’otite certamente è curabile con l’omeopatia
- servizi sui tumori causati da un presunto esperimento nucleare sotto il Gran Sasso
- numerosi servizi sulla validità del metodo stamina
- servizio su Matteo Viviani, lasciandolo libero di informare milioni di spettatori italiani in prima serata che il cancro si cura con l’aloe vera
- servizio sul miracoloso Escozul, il veleno di uno scorpione di Cuba che cura il cancro
- il tutto condito da numerose interviste a santoni e pseudo medici che la sparano a zero su salute, diete, dieta dei gruppi sanguigni (ampiamente smentita la sua validità dall’intera comunità scientifica mondiale) e altre idiozie
- esortazione durante le interviste a pazienti IEO e altri malati terminali ad avere un atteggiamento positivo, senza quello non è possibile il miracolo della guarigione
2017/18 Nadia Toffa ha un cancro e non lo dice a nessuno, si ritira dalla trasmissione per (giustamente, dico io) curarsi e riprendersi
DUE MESI DOPO esordisce in tv dicendo che ha battuto il cancro e che l’atteggiamento positivo l’ha aiutata e che il cancro è un DONO che ti fa capire che si va sempre avanti. Bada bene però a dire che la chemio e la radio l’hanno aiutata. Ora non ci sono più aloe o escozul che tengano.
Scrive un libro, riparlando del Dono, dell’atteggiamento positivo, della sua battaglia vinta contro il tumore. Torna in tv, a quel tempo ormai io Le Iene non le guardavo nemmeno più, perché divenuto ormai un cesso di informazione sensazionalistica non degno della mia attenzione.
2019 La Toffa muore ed è osannata come leonessa, lottatrice, grande perdita, non te lo meritavi etc etc.
Questo dimostra che:
Quando muori ti viene perdonato tutto
La gente si scorda che hai spalato disinformazione antiscientifica negli ultimi 10 anni
La gente è indotta a pensare che la battaglia col tumore si vinca e che due mesi dopo se sei positiva e hai un buon atteggiamento puoi tornare a svolgere il tuo regolare lavoro con più grinta
Ne consegue che chi dal tunnel del tumore non ne esce è una sua scelta perché non vuole stare meglio, come se fosse facoltà di un malato decidere di star bene.
Fino alla settimana scorsa chi moriva di tumore non si era impegnato abbastanza per combatterlo e sconfiggerlo davvero.
Oggi “anche i migliori se ne vanno”, ed io sono una m** se non provo compassione.
Quando un servizio su una paziente senza capelli ferma sulla sedia a rotelle finiva con “noi abbiamo detto a Tizia che con le erbe e con uno spirito da guerriera può superare tutto, beh ora sta a lei”, scusatemi, ma compassione non se ne può avere, se hai un briciolo di memoria.
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Il libro, quindi, per quanto dispiaccia per l'autrice scomparsa così giovane, è chiaramente sconsigliato.
Non capisco se è frutto del delirio di una Toffa malata che si aggrappa alla positività o a qualche agente lucroso che ha ben pensato di far soldi a riguardo, ma senza scienza il cancro non si cura.
L'ottimismo è e sarà sempre importante, ma NON basta.
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