Fabrizio Borgio

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Libri di Fabrizio Borgio
Lingua:Libri ItalianiFabrizio Borgio nasce prematuramente nella città di Asti il 18 giugno 1968. Appassionato di cinema e letteratura, affina le sue passioni nell’adolescenza iniziando a scrivere racconti. Trascorre diversi anni nell’Esercito. Lasciata l’uniforme, bazzica gli ambienti artistici astigiani, segue stages di sceneggiatura con personalità del nostro cinema, tra cui Mario Monicelli, Giorgio Arlorio e Suso Cecchi d’Amico. Collabora proprio come sceneggiatore e soggettista assieme al regista astigiano Giuseppe Varlotta. La fantascienza, l’horror, il mistero, il fantastico “tout court”, gialli e noir sono i generi che maggiormente lo coinvolgono e interessano. Esordisce partecipando con un racconto breve al concorso letterario Il nocciolino di Chivasso e ricevendo il premio della giuria. Ha pubblicato Arcane le Colline nel 2006 e La Voce di Pietra nel 2007. Per Fratelli Frilli Editori pubblica nel 2011 Masche (terzo classificato al festival Lomellina In Giallo) e nel 2012 La morte mormora. Nel 2014 esce Vino rosso sangue, il primo noir che vede protagonista l’investigatore privato Giorgio Martinengo. Firma un contratto con la Acheron Books di Samuel Marolla con la quale pubblica il romanzo IL SETTIMINO, terza avventura dell’agente speciale del DIP Stefano Drago. Asti ceneri sepolte è l’ultimo noir pubblicato con Martinengo protagonista, sempre per la Frilli editori. Dal 2015 è membro della Horror Writers Association. Nel 2017 partecipa all’antologia in ebook Spettrale con il racconto Il tempo delle spigole.Sposato, vive a Costigliole d’Asti sulle colline a cavallo tra Langhe e Monferrato con la sua famiglia e un gatto nero di nome Oberyn, dove oltre a guadagnarsi da vivere e scrivere i suoi romanzi, milita nella locale sezione della Croce rossa Italiana come soccorritore. Membro ONAV è anche assaggiatore di vino.
Fabrizio Borgio, classe 1968, scrittore e sceneggiatore piemontese di narrativa di genere, con una predilezione per gialli, noir, horror e spy stories. È padre dell’agente speciale Stefano Drago (Masche e La morte mormora per Fratelli Frilli Editori e Il Settimino per Acheron books) e dell’investigatore privato Giorgio Martinengo le cui storie sono pubblicate da Fratelli Frilli Editori: Vino rosso sangue, Asti ceneri sepolte, Morte ad Asti, La ballata del Re di Pietra, Panni sporchi per Martinengo. Alcuni suoi libri hanno ricevuto riconoscimenti presso prestigiosi festival e concorsi tra i quali Giallo Garda con due menzioni speciali e il primo premio al Concorso eno-letterario Vermentino della Camera di Commercio di Sassari. Il pittore di Langa è la sesta storia di Giorgio Martinengo. Vive a Costigliole d’Asti, a cavallo di Langhe e Monferrato sulla cima di un bricco.
La seconda indagine di Stefano Drago
Corrado Falletto, primo cittadino di Serravalle Mormora, si suicida gettandosi dal castello del paese, dopo aver ricevuto una lettera anonima recante la perentoria frase: NULLA CAMBIA.
Quando il cadavere viene rinvenuto, si scopre che è privo della testa. La sua morte traumatizza la realtà chiusa e conservatrice del comune piemontese, nel quale si susseguono eventi inspiegabili, e scatena una lotta segreta e intestina tra i vari protagonisti della politica locale.
Intanto, ad Asti, l’agente speciale Stefano Drago, membro del misterioso Dipartimento Indagini Paranormali, riceve l’incarico di indagare sulla scomparsa di un Libro del Comando, un testo magico, temuto e messo all’indice dalle autorità clericali. Il caso si rivela complicato e ben presto finirà con l’intrecciarsi con l’inchiesta sulla morte del sindaco decapitato.
Si respira una strana atmosfera a Acquanera, località frequentata da varia umanità e sfuggenti abitanti, con un bislacco sindaco sciamano, una strana ossessione per tentacoli e cefalopodi e tutto mentre la notizia della scomparsa di un batiscafo monegasco nel mar ligure accompagna una crisi esistenziale che Alberto, fresco di licenziamento, sta attraversando. Preparatevi quindi alla festa della Fine...
ha messo Betesio, lo zio matto, in una costosa e prestigiosa casa di cura a San Costantino Belbo, piccolo comune della Langa. La retta è alta ma Livio Baudino non si fa il minimo scrupolo e oltre ad accollarsi quella spesa riesce a condurre uno stile di vita sontuoso. E senza toccare le finanze di famiglia. Questo inquieta magna Luisa e incuriosisce Giorgio che accetta. Poco tempo dopo, è contattato da una ditta di Alba, l’Eno Drink, specializzata in bevande isotoniche e bibite a base di mosto non fermentato, una derivazione dell’indotto dall’inflazionato mercato vinicolo. Giacosa, il titolare, sospetta che il suo braccio destro, il giovane e ambizioso Derek Bosso, conduca il doppio gioco con una ditta concorrente. Un ingaggio classico per Martinengo che grazie alla sua esperienza non trova particolarmente difficile da eseguire. Le cose cominciano a prendere una piega amara quando sembra che il contatto di Derek Bosso con la concorrenza sia l’affascinante Melissa Pozzo, moglie di Alessandro Baudino, il fratello minore di Livio Baudino, il quale grazie anche al suo supporto, ha appena avviato una società che si occupa delle stesse bevande della Eno Drink. Come se non bastasse, è proprio Alessandro Baudino a cercare Giorgio e ingaggiarlo per indagare sulla presunta infedeltà della moglie e il tutto mentre le indagini su Livio portano a società sospette e a una cooperativa di Canelli in odor di caporalato. Intanto, durante un torrido settembre, si preparano le vendemmie. Indagini multiple, grane di famiglia, mafie dall’est e l’aiuto di un outsider dai modi spicci e le mani pesanti attendono Martinengo e sarà tutto più difficile.
Fabrizio Borgio nasce prematuramente nella città di Asti il 18 giugno 1968. Appassionato di cinema e letteratura, affina le sue passioni nell’adolescenza iniziando a scrivere racconti. Trascorre diversi anni nell’Esercito. Lasciata l’uniforme, bazzica gli ambienti artistici astigiani, segue stage di sceneggiatura con personalità del nostro cinema, tra cui Mario Monicelli, Giorgio Arlorio e Suso Cecchi d’Amico. Collabora proprio come sceneggiatore e soggettista assieme al regista astigiano Giuseppe Varlotta. La fantascienza, l’horror, il mistero, il fantastico “tout court”, gialli e noir sono i generi che maggiormente lo coinvolgono e interessano ma non si pone paletti di sorta nella sua scrittura. Esordisce partecipando con un racconto breve al concorso letterario “Il nocciolino” di Chivasso e ricevendo il premio della giuria. Ha pubblicato Arcane le Colline nel 2006 e La Voce di Pietra nel 2007. Per Fratelli Frilli Editori pubblica nel 2011 Masche (terzo classificato al festival Lomellina In Giallo) e nel 2012 La morte mormora. Nel 2014 esce Vino rosso sangue, il primo noir che vede protagonista l’investigatore privato Giorgio Martinengo cui seguono Asti ceneri sepolte, Morte ad Asti (Menzione d’onore al festival Giallo Garda 2018) e La Ballata del Re di Pietra (2019). Suoi racconti appaiono nelle antologie Una Finestra sul noir e 44 gatti in noir.
chiaro e incarica Giorgio Martinengo di indagare sull’incidente e sui responsabili della società. Martinengo decide di lavorare sul posto e si reca al cospetto del Re di Pietra, il Monviso, accompagnato da due esperte guide del territorio, i litigiosi Beppe e Anna, Angela Beccaris la responsabile legale della società assicurativa e da due rappresentanti della Granda, il patron dell’azienda dottor Osella e la sua assistente, Raffaella Ferrero. Contemporaneamente si apre una serrata caccia all’uomo: una guardia giurata addetta al trasporto valori uccide i colleghi e fugge col bottino, sembra, cercando di passare da uno dei tratti di collegamento tra Italia e Francia che il Monviso assicura. Un caso apparentemente slegato dalle indagini di Martinengo se non fosse per uno scontro a fuoco che coinvolge l’investigatore e il problematico gruppo di persone che ha al seguito. Osella rimane ferito seriamente e l’indagine diventa ancora più complessa. Un caso pericoloso come una scalata e duro come la montagna per Giorgio Martinengo in trasferta alpina, dove la fuga del rapinatore interferisce pericolosamente con il lavoro del nostro investigatore e troppi scheletri sembrano nascosti negli armadi di tutti i coinvolti.
Fabrizio Borgio nasce prematuramente nella città di Asti il 18 giugno 1968. Appassionato di cinema e letteratura, affina le sue passioni nell’adolescenza iniziando a scrivere racconti. Trascorre diversi anni nell’Esercito. Lasciata l’uniforme, bazzica gli ambienti artistici astigiani, segue stage di sceneggiatura con personalità del nostro cinema, tra cui Mario Monicelli, Giorgio Arlorio e Suso Cecchi d’Amico. Collabora proprio come sceneggiatore e soggettista assieme al regista astigiano Giuseppe Varlotta. La fantascienza, l’horror, il mistero, il fantastico “tout court”, gialli e noir sono i generi che maggiormente lo coinvolgono e interessano ma non si pone paletti di sorta nella sua scrittura. Esordisce partecipando con un racconto breve al concorso letterario “Il nocciolino” di Chivasso e ricevendo il premio della giuria. Ha pubblicato Arcane le Colline nel 2006 e La Voce di Pietra nel 2007. Per Fratelli Frilli Editori pubblica nel 2011 Masche (terzo classificato al festival Lomellina In Giallo) e nel 2012 La morte mormora. Nel 2014 esce Vino rosso sangue, il primo noir che vede protagonista l’investigatore privato Giorgio Martinengo. Firma un contratto con la Acheron Books di Samuel Marolla con la quale pubblica il romanzo IL SETTIMINO, terza avventura dell’agente speciale del DIP Stefano Drago. Sempre per Fratelli Frilli Editori escono Asti ceneri sepolte e Morte ad Asti (menzione d’onore al festival Giallo Garda 2018) con protagonista Giorgio Martinengo. Suoi racconti sono ospitati nelle antologie Spettrale e Il Bar del fantastico, della Cooperativa autori fantastici e nelle due antologie dedicate a Marco Frilli Una finestra sul noir e 44 gatti in noir (Fratelli Frilli Editori). Sempre nel 2018 ha firmato la sceneggiatura con il documentarista Antonio De Lucia del cortometraggio Io resto ai surì.
Il caso presenta aspetti anomali e misteriosi. L’inchiesta viene affidata a un agente del Dipartimento Indagini Paranormali, Stefano Drago. Il lato oscuro di una realtà ancorata ai retaggi di una civiltà contadina che ha tramandato oralmente miti ancestrali e credenze popolari, invaderà la sua vita e quella dei funzionari che lo seguono nella complessa indagine, in un crescendo di paura e fatti poco spiegabili, che si conclude in modo terribile e ambiguo.
È iniziato nel 2014, con una Chrysler Imperial gialla, o almeno così racconta una storia che ha ormai l’aura della leggenda. Venticinque anni dopo la comparsa di quella misteriosa automobile sulle strade della Brianza, il mondo ha subito una trasformazione inimmaginabile. La maggior parte delle automobili è stata posseduta da misteriose creature, i famigli, e il mondo degli uomini e quello delle macchine da quel momento sono coesistiti, in uno scontro costante tra la follia di un fenomeno inconcepibile per la mente umana e lo sforzo di continuare a vivere nonostante questa trasformazione. Adesso esistono i territori delle macchine invasate, autostrade e tangenziali, e gli insediamenti umani. Si continua con caparbietà la vita di tutti i giorni, a usare automobili opportunamente bonificate o «domate». Sono nate nuove professioni, come i carboy, meccanici e corridori professionisti che si sono specializzati nella cattura delle auto possedute e i docenti di motorismo, la disciplina che studia la commistione tra magia e motori. Cichìn, al secolo Francesco Botto, è un meccanico ed esperto carboy piemontese, il suo nome è noto a Torino, dove ha sede la più importante facoltà di motorismo d’Italia e, grazie a essa, ha ottenuto l’ingaggio da parte del professor Fornaca per una caccia impegnativa, la caccia a un’auto alpha, una feroce BMW M3.
Il secondo lavoro del ciclo pandemico di Fabrizio Borgio s'inserisce nello stesso universo narrativo di Codice Nero, affrontando la diffusione della rabbia mutante da un'ottica del tutto diversa dal primo racconto. Tra la crescente militarizzazione della crisi, fan scomodi e famiglie disfunzionali, la rabbia scava a fondo nell'animo di chiunque.
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