Ho acquistato quest’articolo, perché mi occorreva il classico orologio “da battaglia”, da usare tutti i giorni, senza preoccuparsi dell’eleganza e del logorio. Un segnatempo poco appariscente, che non fosse fastidioso al polso per peso e/o dimensioni; che costasse poco e, al tempo stesso, garantisse un minimo di precisione, di robustezza e di resistenza. Avevo individuato tutte queste qualità nel Casio F-91W-1YER, ma dopo averlo utilizzato per un po’ di tempo, mi sono accorto di un suo limite, per me rilevante: la lettura dell’orario al buio è assai difficoltosa, perché, quando si aziona la luce del dispositivo, l’illuminazione del display è parziale. Mi occorreva, quindi, un Casio simile all’F-91, che, grazie ad un più efficiente sistema illuminante, non presentasse il problema rilevato. Gli orologi in lizza erano due, molto simili tra loro: l’F-105W-1AWYEF e il W-86-1VQES. Ho optato per il primo sia per il vivido azzurro che predomina nel suo quadrante, sia per il prezzo più contenuto.
§1. Le caratteristiche strutturali.
L’articolo è rappresentato da un orologio con movimento al quarzo (il modulo è il “3298”) e display a cristalli liquidi (LCD). Ha delle dimensioni medie che lo rendono adatto ad entrambi i sessi. La cassa, che è realizzata in resina, ha, infatti, un’altezza di 35,40 mm, una larghezza di 39,00 mm ed uno spessore di 9,60 mm. Il quadrante è nero con vistose finiture azzurre ed è protetto da un vetro acrilico. Sul retro della carrure troviamo un fondello in acciaio inossidabile, fissato con quattro viti Phillips, il quale, assieme al sistema di guarnizioni, garantisce un’impermeabilità conforme alla normativa DIN 8310 e/o ISO 2281. Come si evince dall’incisione su di esso presente e dall’indicazione riportata nella parte bassa del quadrante, dove c’è la scritta “WATER RESIST” senza specificazione del numero dei metri o dei bar, l’orologio è in grado di sopportare solo la pioggia e gli spruzzi d’acqua. A tal riguardo, il fabbricante suggerisce di evitare il contatto con quantità maggiori di acqua.
Il cinturino è composto da una resina sintetica (cloruro di polivinile) poco elastica e non particolarmente flessibile, che ne limita la capacità di adattamento al polso. Ha una larghezza alla cassa di 22 mm (l’attacco, però, è da 18 mm), reca delle graziose lavorazioni nei pressi della carrure ed è caratterizzato da una serie di buchi centrali, deputati ad ospitare l’ardiglione della fibbia di chiusura, la quale è di plastica nera ed ha un attacco da 16 mm. La sua ridotta lunghezza (le due parti misurano circa 11,5 cm e 6,5 cm) non si addice ai polsi grandi. È facilmente sostituibile grazie alle anse forate che connotano la cassa.
L’orologio ha un peso complessivo di circa 21 g, che lo rende quasi impercettibile al polso; lo sarebbe totalmente se fosse equipaggiato di un cinturino migliore.
§2. Le doti funzionali.
Il corredo tecnico di questo segnatempo è improntato all’essenzialità. Le sue funzioni sono, infatti, rappresentate da: l’orario (ore, minuti e secondi), che può essere visualizzato nel formato di 12 o 24 ore; la data (giorno del mese e giorno della settimana), la quale, non indicando l’anno, dà vita ad un calendario perpetuo, “preprogrammato” su 28 giorni per febbraio; il cronometro, che rileva il tempo trascorso, i tempi parziali e due tempi di arrivo (l’unità di misura è il centesimo di secondo e la capacità di misurazione è di 59 minuti e 59,99 secondi); l’allarme, che si compone di una suoneria giornaliera della durata di 20 secondi e di un breve segnale acustico ad ogni ora; la luce, che è garantita da un pannello elettroluminescente, il quale consente la retroilluminazione dell’intero display. Come anticipato, quest’ultima caratteristica, rilevabile dalla scritta “ILLUMINATOR”, che campeggia nella parte alta del quadrante, costituisce il vero elemento di novità rispetto ai modelli precedenti, in cui c’era un semplice led di colore verde che, irradiando la sola parte sinistra del display, rendeva piuttosto difficoltosa la lettura dell’orario al buio.
Non manca naturalmente la funzione che attesta l’originalità del prodotto, propria degli orologi digitali commercializzati negli ultimi lustri: tenendo premuto il tasto in basso a destra compare la scritta “CA5I0”.
L’alimentazione è fornita da una pila al litio CR2016, in relazione alla quale il produttore garantisce una durata di circa 7 anni, supponendo che giornalmente la luce venga usata per un secondo e la suoneria per 20 secondi.
Con riferimento alla precisione, effettuando un raffronto con l’orologio del Televideo della Rai, ho registrato una “perdita” di circa 11 secondi in un mese (a fronte dei ± 30 secondi dichiarati dal produttore).
§3. Il confezionamento e l’etichettatura.
L’articolo è contenuto in una piccola scatola di plastica trasparente (polietilene tereftalato), non sigillata, il cui unico pregio è quello di assicurare la visione del prodotto quand’è chiusa. Tale confezione pecca, infatti, della consistenza necessaria a creare una barriera che, durante le fasi di stoccaggio e di trasporto, sia efficace contro gli urti e gli agenti esterni in generale. La medesima carenza si registra a carico del supporto interno, su cui è fissato l’orologio (il c.d. “portaorologio”), realizzato anch’esso in cedevole materiale plastico (polistirene di colore bianco). Verosimilmente, il fabbricante, adottando una politica commerciale poco condivisibile, confida nelle doti di robustezza del suo prodotto. Non eleva di molto il grado di protezione dell’imballaggio la presenza sul quadrante di una sottile pellicola trasparente, facilmente rimovibile, la quale serve a preservarlo esclusivamente dai graffi.
All’interno della confezione sono presenti in lingua italiana: il manuale delle istruzioni, il certificato di garanzia, le indicazioni per poter partecipare ad un concorso a premi mensile ed un foglietto esplicativo riguardante un simbolo riportato sia sulla scatola che sui documenti. Stiamo parlando della raffigurazione del contenitore della spazzatura su ruote, barrato da una croce ed accompagnato da una sottostante linea piena orizzontale; tale emblema ricorda l’obbligo di non gettare i rifiuti elettrici ed elettronici (i c.d. “RAEE”) tra quelli ordinari, bensì in appositi contenitori o presso la piattaforma ecologica. Altro logo riprodotto in più punti è quello rappresentativo della marchiatura “CE”, che garantisce al consumatore la conformità del dispositivo a tutte le normative vigenti all’interno della Comunità Europea, che disciplinano la produzione e l’immissione sul mercato di quell’oggetto. Compare, invece, solo sulla scatola “Il Punto Verde”, ossia il simbolo, composto da due frecce intrecciate tra loro che formano un cerchio, indicativo dell’adesione dell’azienda ad un particolare sistema privato per il recupero e lo smaltimento degli imballaggi.
§4.Alcune informazioni utili per gli indecisi e per gli amanti del genere.
Per chi apprezza i Casio stile vintage propongo un interessante confronto che potrà essere d’aiuto nell’individuazione del modello maggiormente consentaneo alle proprie esigenze. L’F-105-1AWYEF trova i suoi concorrenti più diretti nell’F-91W-1YER e nel W-59-1VQES, i quali, all’interno di questa comparazione, rappresentano rispettivamente l’articolo più venduto e quello più risalente nel tempo (come testimonia la scritta “Lithium”, che campeggia nel quadrante di quest’ultimo, la cui origine è fissata all’inizio degli anni Ottanta, quando la dotazione di una batteria al litio rappresentava un’eccezione da enfatizzare). I tre esemplari, tutti contraddistinti dalla cassa in resina nera (l’F-91 è disponibile anche in altre colorazioni), hanno delle caratteristiche estetiche e tecniche pressoché sovrapponibili; a distinguerli sono delle vere e proprie sottigliezze. Innanzitutto, cambiano le dimensioni (A x L x P): 35,40 x 39,00 x 9,60 mm per l’F-105; 38,20 x 33,20 x 8,50 mm per l’F-91; 37,10 x 33,60 x 8,70 mm per il W-59. Minime divergenze riguardano il display, dove troviamo caratteri di forma leggermente diversa ed una differente posizione del giorno della settimana, che sull’F-105 e sul W-59 è collocato perfettamente al di sopra dei minuti, mentre sull’F-91 risulta più spostato a sinistra. Un’analoga differenza concerne il rilevamento dei tempi parziali nella funzione cronometro: nell’F-105 e nel W-59 compare la scritta “SPLIT” sopra i centesimi di secondo; nell’F-91, invece, abbiamo la scritta “LAP” sopra i secondi. Queste variazioni sono dovute al fatto che i tre orologi montano moduli diversi (il 3298 per l’F-105, il quale può essere munito anche del 1275 o del 1572; il 593 per l’F-91; il 590 per il W-59), come testimoniano anche le lievissime differenze relative alla forma e alle dimensioni dei pulsanti, nonché alla pressione necessaria ad azionarli (sotto quest’aspetto l’F-105 e l’F-91 sono assimilabili, mentre il W-59 ha dei tasti un po’ più corti, più grandi e più morbidi, che risultano più agevoli da pigiare e dotati di una migliore capacità di attivazione delle funzioni). I tre movimenti sono, comunque, accomunati dalle medesime funzioni e montano la stessa batteria al litio CR2016. Ciò che cambia è l’illuminazione al buio. I più datati F-91 e W-59 hanno un semplice led che produce una fioca luce di colore verde, la quale investe prevalentemente il lato sinistro del display, rendendo problematica la lettura dell’orario completo. Quest’inconveniente non è, invece, riscontrabile sull’F-105, dove abbiamo un pannello elettroluminescente, che consente la retroilluminazione dell’intero display. Come abbiamo già ricordato, tale caratteristica, prodromica dell’origine più recente di questo modello, è rilevabile dalla scritta “ILLUMINATOR” nella parte alta del quadrante, il quale, tra l’altro, è connotato da sgargianti decorazioni azzurre, anch’esse simbolo di modernità. Un altro elemento differenziale è rinvenibile nella classe di impermeabilità. Le scritte sui quadranti e le incisioni sui fondelli evidenziano che, mentre l’F-105 e l’F-91 sono solo “WATER RESISTANT”, il W-59 è “WATER RESISTANT 5BAR” (o “WATER RESIST 50M”, come riporta il quadrante). Ciò significa che i primi due sono in grado di sopportare solo la pioggia e gli spruzzi d’acqua; il terzo, invece, resiste sia alla doccia che ad una nuotata fino ad una profondità di 2 metri. Mantenendo l’attenzione sul fondello si nota anche la diversa nazione d’origine: l’F-105 è fabbricato in Thailandia; l’F-91 e il W-59 sono realizzati in Cina (sottolineo che tale differenza pertiene ai miei tre esemplari e potrebbe non riguardare l’intera produzione). Una nota meritano anche le differenze concernenti la precisione. Per tutti e tre i modelli il produttore parla di una “accuratezza” di ± 30 secondi al mese. Tale asserzione mi ha spinto ad eseguire una prova. Per trenta giorni ho alternato al polso i tre orologi, indossando ciascuno di essi per 24 ore consecutive. Al termine di questo periodo, utilizzando come metro di paragone l’orologio del Televideo della Rai, ho registrato i seguenti risultati: l’F-91 ha perso 5 secondi; l’F-105 ne ha persi 11; il W-59 ne ha guadagnati 20.
Sotto l’aspetto estetico i tre segnatempo si assomigliano molto. Volendo essere puntigliosi, possiamo dire che mentre le linee dell’F-105 e dell’F-91 sono pressoché simili, quelle del W-59 sono un po’ più “tondeggianti”. Nei primi due modelli il cinturino è identico; nel terzo, invece, ne troviamo uno di uguali dimensioni che, però, ha delle lavorazioni differenti ed, inoltre, si adatta meglio al polso, grazie alla sua maggiore elasticità, flessibilità e morbidezza. Oltre al cinturino, l’F-105 e l’F-91 condividono anche la stesso packaging essenziale, costituito da una piccola scatola di plastica trasparente (polietilene tereftalato) ed un delicato “portaorologio” in polisterene; il W-59, al contrario, è dotato di un’elegante scatola in cartoncino nero ed un “portaorologio” in spugna (evidenzio che questo differente confezionamento, riscontrato sui miei tre esemplari, potrebbe non avere carattere generale).
Sul sito della Casio gli attuali prezzi dei tre orologi sono i seguenti: 14,90 euro per l’F-91; 19,90 euro per l’F-105; 24,90 euro per il W-59.
§5. Le considerazioni finali.
Il Casio F-105-1AWYEF è un modello dallo stile tradizionale, che brilla per semplicità e funzionalità. La leggerezza e la sottigliezza, unite alle buone doti di resistenza ed al costo contenuto, ne fanno il classico orologio che non necessita di essere tolto quando si lavora, anche se l’attività svolta è di carattere prettamente manuale. Abbiamo visto che l’impermeabilità che lo connota consente di tenerlo al polso pure durante la detersione delle mani. A rendere eterno il dispositivo contribuiscono, oltre al calendario perpetuo, la facile reperibilità e l’agevole sostituzione del cinturino (il codice del ricambio è 71604002). Da sottolineare che tale operazione risulta conveniente solo se si opta per un componente non originale; quello marchiato Casio, infatti, ha un costo di poco inferiore all’orologio nuovo.
Appagante la dotazione funzionale, che, nonostante il carattere minimale dell’articolo, risulta nel complesso pienamente rispondente alla generalità delle esigenze quotidiane. Un bagaglio tecnico che viene, inoltre, valorizzato dalla semplicità d’utilizzo e dalla praticità d’uso.
La sicurezza di funzionamento (la c.d. “reliability”), il soddisfacente grado di precisione e la particolare durevolezza dell’orologio e della batteria giustificano ampiamente l’attuale prezzo di 15,39 euro, la cui esiguità spinge a preferire rinomati marchi come quello in questione, emblematici di un’apodittica affidabilità.
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