Bernard Cornwell

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Libri di Bernard Cornwell
Lingua:Libri ItalianiLee Child
«Il più grande scrittore contemporaneo di romanzi storici.»
The Washington Post
Può, chi nasce sotto una cattiva stella, sfidare la sorte e vincere? Può, un solo uomo, tener testa a un intero esercito e cambiare l’esito di una guerra? Quella di Azincourt è una delle battaglie più famose della storia, teatro di uno scontro disperato tra l’esercito inglese e quello francese. Era il 25 ottobre 1415. Per gli inglesi rappresentò una straordinaria vittoria, che assunse dimensioni epiche molto prima che Shakespeare la immortalasse nel suo Enrico V... Nicholas Hook è un arciere inglese di umili origini che, per salvarsi da una condanna a morte, parte come mercenario per difendere Soissons, la città in mano al duca di Borgogna. Le informazioni che riporta in patria sulle atrocità dell’assedio, unite alla sua abilità nel combattere, gli fanno guadagnare credito presso re Enrico V, che lo vuole con sé nella campagna diretta alla conquista della corona francese. Là, sulla piana di Azincourt, i nemici, in netta superiorità numerica, verranno sconfitti in una battaglia nella quale Hook avrà un ruolo cruciale. Dal maestro del romanzo storico Bernard Cornwell, che ha appassionato tanti lettori nel mondo con le sue popolari serie, un’opera che rappresenta un unicum nella sua produzione: una vicenda costruita su una rigorosa documentazione, capace di far rivivere in tutta la sua realtà una delle battaglie più drammatiche della storia.
Il regno, però, è ancora diviso e attraversato da inquietanti presagi. La pace che ora concede una tregua è fragile e Uhtred ormai sa che in caso di tempesta la sua fortezza in Northumbria non potrà non essere colpita. I re del Nord e del Sud, infatti, sono sempre più assetati di potere e le loro azioni porteranno inevitabilmente a uno scontro. Uhtred non ha altra scelta che gettarsi, ancora una volta, nel fuoco. Nella battaglia più terribile che quelle terre abbiano mai vissuto, con il futuro del regno in bilico sulla lama della sua spada, Uhtred dovrà scegliere di unire le sue forze a quelle di uno dei due schieramenti già in posizione. Solo il destino deciderà il risultato…
Lee Child
«Bernard Cornwell è davvero insuperabile.»
Lee Child
«Il più grande scrittore contemporaneo di romanzi storici.»
The Washington Post
«Sembra di guardare Game of Thrones, ma questa è Storia vera.»
The Observer
Terra degli Angli, Anno del Signore 866. Quello che un giorno diventerà il regno d’Inghilterra è ancora una terra divisa in piccoli territori guidati da sovrani barbarici, appena convertiti al cristianesimo. La grandezza di Roma è un ricordo lontano e tra foreste, nebbie e terre spazzate da venti gelati ancora echeggiano leggende di portenti e antichi dèi. E dal mare giungono strane navi dalle polene simili a draghi, le murate ornate di scudi: portano uomini feroci, vichinghi – che significa pirati –, guerrieri del Nord, danesi soprattutto. Sono venuti per razziare, uccidere, distruggere ma anche conquistare. Il giovane Uhtred, erede al titolo di aldermanno di Bebbanburg, dopo la morte del padre viene adottato dal re normanno Ragnar: nel giro di pochi anni impara il valore del suo coraggio, apprende a battersi e ad andare per mare, conosce l’amore della selvaggia Brida e diventa per Ragnar come un figlio. Ma l’intrigo, la passione e infine il tradimento riportano Uhtred dal suo vecchio precettore Beocca, che lo presenta all’unico sovrano in grado di opporsi all’orda degli uomini del Nord: Alfredo, che un giorno verrà chiamato il Grande, è un uomo instabile di salute ma dotato di animo acuto, che intuisce quanto gli può essere utile Uhtred. Per riconquistare il suo titolo, Uhtred comincia una seconda esistenza sotto il segno di Dio e dell’ultimo re libero degli Angli. Ma prima di poter vincere la definitiva battaglia lo aspetta ciò che ha sempre temuto e al tempo stesso atteso, per diventare un vero guerriero: affrontare il nemico in campo aperto, nel Muro di Scudi, la prova suprema per un uomo d’arme dell’alto Medioevo.
The Washington Post
«Magnifico... Cornwell è magistrale.»
The Times
«Cornwell non solo racconta in modo perfetto guerrieri e battaglie, ma sa anche trasmettere al lettore il gusto, l'odore della vita nell'epoca medievale.»
The Washington Times
«I moltissimi fan di Cornwell possono solo esultare.»
The Sunday Times
Un pericoloso sussurro si diffonde dal castello più importante d’Inghilterra e attraversa il Paese gettandolo nel caos: re Edoardo è in fin di vita. Da tempo, sono molte le orecchie tese nella speranza di udirlo… E, infatti, i possibili successori e i loro sostenitori sono subito pronti a scendere in campo per reclamare la guida del regno. Uhtred di Bebbanburg vorrebbe rimanere nella sua amata Northumbria e lasciare che gli angli e i sassoni belligeranti risolvano da soli la questione. Ma ricorda bene di aver giurato fedeltà a Æthelstan, suo ex compagno d’armi e ora uno dei due potenziali eredi di Edoardo. Un giuramento è un legame sacro e Uhtred è un uomo di parola. Per questo sa che ancora una volta dovrà lasciare la sua fortezza e rispondere all’appello di Æthelstan. Il signore di Northumbria condurrà i suoi uomini a Londra, nell’occhio del ciclone. Perché un trono non può rimanere vuoto e un nuovo regno non può nascere senza spargimento di sangue. La spada di Uhtred lascerà un re morto e un re vittorioso. Ma a volte è difficile conoscere la volontà degli dei…
The Observer
«Bernard Cornwell è davvero insuperabile. »
Lee Child
Nono secolo dopo Cristo. Dopo la morte di re Alfredo il Grande, lo scettro è passato al figlio Edoardo, e nella Terra degli Angli sembra regnare la pace: a nord dominano i danesi, a sud i sassoni. Ma una così lunga quiete, che troppo spesso consente ai più timorosi e irresoluti di comandare, mette a dura prova l’animo dei veri guerrieri. Tra loro c’è Uhtred, uno dei più famosi uomini d’arme del defunto sovrano, soldato sassone cresciuto tra i vichinghi. Malvisto dai consiglieri del nuovo re e ormai caduto in disgrazia, viene bandito dal regno in occasione di uno sconsiderato scoppio di rabbia. Respinto tanto dai cristiani quanto dai pagani, Uhtred parte per il nord con i pochi uomini che gli sono rimasti fedeli, per compiere una temeraria impresa: riconquistare Bebbanburg, la più inespugnabile fortezza della Terra degli Angli, che da generazioni apparteneva alla sua famiglia. Intanto quella pace, che in realtà è solo apparente, comincia a incrinarsi. Cnut Spadone, il più temuto e crudele dei signori danesi, vuole vendicare il rapimento della moglie e del suo erede: tutti i regni della Terra degli Angli vengono così coinvolti in una sanguinosa guerra che dovrà decidere le sorti dell’isola. E toccherà a Uhtred, e al suo minuscolo esercito di reietti, fare in modo che la battaglia finale avvenga nel luogo e nel momento da lui scelti...
Solo l’astuzia più scaltra, la più grande lealtà e il coraggio più straordinario potranno, forse, salvarlo.
The Observer
«Il più grande scrittore contemporaneo di romanzi storici.»
The Washington Post
«Bernard Cornwell è davvero insuperabile.»
Lee Child
Corre l’anno 885 e la Terra degli Angli è un regno in pace, ma diviso. I danesi hanno esteso i propri domini nei territori a nord, i sassoni hanno rafforzato il loro potere a sud. Un corso d’acqua separa i due mondi: il Temes, l’odierno Tamigi. Ma quando un’ondata vichinga assedia l’antica città di Londra, insediandosi all’interno delle sue mura, il già delicato equilibrio sembra vacillare. I nuovi arrivati spadroneggiano nelle campagne, razziano i tranquilli villaggi del Wessex, riducono in schiavitù donne e bambini. E i numerosi fortilizi, spuntati come funghi, non bastano a fermarli. Lord Uhtred, signore di Bebbanburg, impavido guerriero sassone cresciuto tra i danesi, ha combattuto duramente per il suo re. Ma la vita agiata e il rispetto acquisiti non lo soddisfano, e l’inettitudine dell’erede al trono mette a dura prova il suo animo avventuroso che vorrebbe tornare a brandire la spada, a battere i gelidi mari del nord, a conquistare quelle terre che gli spettano di diritto. Quando il pio Alfredo chiede il suo aiuto per frenare l’orda nemica, Uhtred non sa che fare. Deve scegliere fra il giuramento che lo lega al re e il pericoloso mulinello di alleanze che mutano e di poteri che passano di mano. Ma ha tra le mani le sorti di un regno, un’isola sferzata dal vento dove la pace duratura è ancora un miraggio: deve prestare fede alla sua promessa o seguire la via tracciata dalla spada? Saprà rendersi onore e tornare a combattere, in nome della futura Inghilterra?
George R.R. Martin
«Bernard Cornwell scrive le migliori scene di battaglia che io abbia mai letto.»
George R.R. Martin, autore delle Cronache del ghiaccio e del fuoco
La futura Gran Bretagna è in uno stato di pace inquieta. Il sovrano vichingo della Northumbria, Sigtryggr, e la regina sassone di Mercia, Aethelflaed, hanno concordato una tregua. E così Uhtred, il più grande guerriero d’Inghilterra, ha finalmente la possibilità di riconquistare la fortezza che suo zio gli ha rubato con un tradimento tanti anni fa e che suo cugino occupa ancora oggi. La sua casa: Bebbanburg.
Ma i nemici si schierano per distrarlo dal suo proposito. Nuovi attori entrano in scena nella lotta per il controllo dei regni d’Inghilterra: il temibile Costantino di Scozia coglie un’opportunità di conquista e conduce i suoi eserciti verso sud. La precaria pace britannica minaccia di trasformarsi in una guerra letale. Uhtred però è determinato come mai prima e nulla, né i nuovi né i vecchi avversari che gli si schierano contro, potranno impedirgli di esercitare il suo diritto di nascita.
È il Signore di Bebbanburg, ma avrà bisogno di tutte le forze che ha acquisito in una vita di guerra per realizzare il suo sogno.
The Washington Post
È la vigilia di Pasqua del 1342. Una banda di mercanti bretoni, capeggiati da Guillame d'Evecque e sotto l'egida del perfido Harlequin, dopo aver razziato il villaggio di Hookton, sulla costa meridionale dell'Inghilterra, penetra nella chiesa locale e si impadronisce di una preziosissima reliquia: la lancia con cui, secondo la leggenda, San Giorgio uccise il drago. Soddisfatti del saccheggio, i predoni fanno ritorno alle loro navi e a nulla vale il coraggio dimostrato dal giovane Thomas , che si è battuto strenuamente. Ma Thomas giura vendetta e promette a padre Ralph, rimasto mortalmente ferito nel tentativo di difendere la reliquia, di riportare la lancia nel luogo in cui per tanto tempo è stata amorevolmente custodita.
A Richard Sharpe short story, featuring scenes of action and adventure at Christmas.
‘You’ll like Irati,’ Colonel Hogan said. ‘It’s a nothing place, Richard. Hovels and misery, that’s all it is and all it ever will be, but that’s where you’re going for Christmas.’
Sharpe was sent to Irati because maybe the French were going there. The garrison planned to march at Christmas in the hope that their enemies would be too bloated with beef and wine to fight, but Hogan had got wind of their plans and was now setting his snares on the only two routes that the escaping French could use. One, the eastern road, was by far the easier route, for it entered France through a low pass, and Hogan guessed it was that route that the French would choose. But there was a second road, a tight, hard, steep road, and that had to be blocked as well and so the Prince of Wales’s Own Volunteers, Sharpe’s regiment, would climb into the hills and spend their Christmas at a place of hovels and misery called Irati.
Soldier, hero, rogue – Sharpe is the man you always want on your side. Born in poverty, he joined the army to escape jail and climbed the ranks by sheer brutal courage. He knows no other family than the regiment of the 95th Rifles whose green jacket he proudly wears.
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